Il caso descritto riguarda una disputa tra una società edile e la Regione Lazio in merito alla classificazione paesaggistica di un terreno nel Comune di Ardea. La società, proprietaria di un lotto situato in una zona già urbanizzata, ha contestato la classificazione assegnata dal Piano Territoriale Paesistico Regionale (Ptpr), che ha inserito l’area come “Paesaggio Agrario di Rilevante Valore”. Questa classificazione limita le possibilità edificatorie, consentendo solo interventi minimi legati all’attività agricola. La società sostiene che tale classificazione non rispecchia la realtà del territorio, poiché il terreno è completamente circondato da edifici residenziali e si trova in una zona già ampiamente urbanizzata, senza reale vocazione agricola. Ha inoltre presentato un’osservazione al Piano chiedendo di riclassificare l’area come “Paesaggio dell’Insediamento Urbano”, ma la Regione Lazio ha respinto questa richiesta senza motivazioni adeguate. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto il ricorso della società, ritenendo che la classificazione del terreno come “Paesaggio Agrario di Rilevante Valore” non fosse corretta, considerando la realtà urbanizzata e la mancanza di caratteristiche agricole dell’area. La decisione evidenzia l’importanza di una corretta valutazione delle caratteristiche territoriali e urbanistiche nel processo di classificazione paesaggistica, e sottolinea che le classificazioni devono rispecchiare la reale natura del territorio per garantire un equilibrio tra tutela e sviluppo urbanistico.