Due morti e diverse decine di evacuati, migliaia gli interventi: questo il bilancio dell’ondata di maltempo che da ieri sta flagellando il nord dell’Italia e parte del centro. Nel Vicentino sono morti padre e figlio, finiti con la loro auto in una voragine nei pressi di Valdagno. Emergenza in Toscana: in provincia di Lucca oltre 1500 persone isolate. In Versilia, si sono aperti sui territori collinari di Pietrasanta diversi fronti di frana. In Piemonte, nel torinese i vigili del fuoco hanno soccorso 80 persone e a Brusasco hanno salvato una persona travolta dalla piena del fiume Po mentre si trovava a bordo della sua auto. E’ previsto un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche, seppure meno intenso, nel fine settimana in Piemonte. Lo rende noto l’Arpa. Il grado di pericolo valanghe sara’ 3-Marcato sui settori occidentali e settentrionali e in quota anche su sud occidentali e meridionali. Le condizioni richiederanno ancora grande prudenza nelle attivita’ in ambiente innevato. Nei giorni scorsi la perturbazione molto intensa ha apportato ingenti nevicate sopra i 2500 metri di quota. I settori maggiormente coinvolti sono quelli occidentali e settentrionali dove sono stati raggiunti i 150 centimetri di nuova neve. A causa dell’intensita’ delle nevicate e dell’umidita’ della neve fresca, l’attivita’ valanghiva spontanea e’ stata notevole. Sono state osservate numerose valanghe molto grandi che hanno percorso distanze ragguardevoli raggiungendo in diversi casi il fondovalle. In alcuni casi le valanghe, caratterizzate dall’abbondanza di acqua liquida e materiale detritico, hanno causato danni ad abitazioni e hanno interessato la viabilita’. Grazie alla pausa delle precipitazioni nella giornata odierna, il manto nevoso sta iniziando un progressivo processo di consolidamento. Data la dinamicita’ meteorologica prevista per i prossimi giorni, l’Arpa consiglia di seguire gli aggiornamenti del bollettino valanghe. A causa della chiusura del tratto autostradale tra Pont-Saint-Martin e Quincinetto (circa 17chilometri) – provocata dal maltempo degli ultimi giorni – lunghe code si sono formate sulla A5 in bassa valle. Le auto procedono a passo d’uomo e sono necessarie 3-4 ore per uscire dalla Valle d’Aosta. Molti automobilisti sono addirittura scesi dall’auto e passeggiano sulla carreggiata. La polizia stradale sta tenendo sotto controllo la situazione. Si stima che le code saranno risolte definitivamente solo nella notte. Rallentamenti si registrano anche sulla statale 26 tra Donnas e Pont-Saint-Martin. Confermata anche per domani, sabato 19 aprile, l’allerta rossa nell’area della pianura piacentina e parmense. A preoccupare il passaggio della piena del Po, che continua a essere monitorato minuto per minuto dall’Agenzia regionale di Protezione civile e da AIPo (Agenzia interregionale per il fiume Po) a seguito delle forti piogge che in questi giorni hanno colpito l’Italia nord-occidentale. L’inizio del passaggio del colmo di piena è previsto per la serata di oggi e durerà anche nelle prime ore della notte. L’allerta è invece arancione per la pianura reggiana di Po. I livelli del Po sono attesi con livelli superiori alle soglie 3 nelle pianure occidentali, superiori alle soglie 2 nelle pianure centrali e superiori alle soglie 1 nelle pianure orientali e nel Delta. Così come prosegue il lento esaurimento delle piene generate dalle piogge dei giorni precedenti nei tratti arginati di Secchia e Reno, con livelli ancora superiori alle soglie 1. Nelle zone montane e collinari centro-occidentali non si escludono occasionali fenomeni franosi sui versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, a seguito delle precipitazioni dei giorni precedenti. Il maltempo in Versilia ha causato anche la piena del reticolo idrico minore con la conseguente rottura di alcuni argini su cui i tecnici del Consorzio di Bonifica sono intervenuti. Azioni sono state fatte anche per liberare le luci dei ponti e dei sovrappassi di torrenti, canali e ruscelli da alberi, detriti, piante che le otturavano, causando allagamenti nelle aree circostanti. Idrovore in azione in tutta l’area. In particolare, quella della Bufalina è stata attivata sin dalla mattina del 17aprile per tenere il livello del Lago di Massaciuccoli su valori ordinari. Le idrovore resteranno accese anche nei prossimigiorni, in previsione di una nuova perturbazione in arrivo nelfine settimana che, comunque, dovrebbe avere un impatto molto più contenuto. Durante la notte è stata aperta la cassa di espansione del Baccatoio per contenere la piena del corso d’acqua che ha superato il secondo livello di guardia. I tecnici del Consorzio sono in costante contatto con il Genio Civile per organizzare vari lavori di ripristino e gestire il post-allerta. Tra i dati idrometrici che mostrano l’intensità di questo nuova ondata di maltempo, il Comune di Stazzema ha rilevato al pluviometro di Pomezzana 250mm di acqua piovuta in 36 ore e225mm solo nelle ultime 24 ore.
Allerta rossa in Emilia Romagna e Lombardia. Morti padre e figlio nel Vicentino in una voragine
