Il Tar ha dato ragione alla società. Dopo aver dichiarato improcedibile il ricorso iniziale (in quanto relativo a versioni superate del piano), ha invece accolto il ricorso per motivi aggiunti, focalizzato sull’ultima versione del PTPR approvata nel 2021. Secondo i giudici, la Regione Lazio ha commesso un errore evidente nel classificare il terreno come area agricola di pregio. Il Piano si basava infatti su cartografie obsolete, risalenti a un volo aereo del 1998-1999, senza tener conto dell’evidente trasformazione urbanistica avvenuta negli anni successivi. Inoltre, il TAR ha sottolineato che manca un’istruttoria adeguata e che la decisione della Regione risulta illogica, irragionevole e in contrasto con i dati di fatto.