martedì, Aprile 22, 2025

Nel Pontino il fiume Ufente scompare

Quattro anni fa durante il Covid un uomo era morto dopo aver sbandato su un ponte precipitando nel letto del fiume Ufente, uno dei simboli dei Monti Lepini. La macchina era sommersa dalle acque. Oggi nello stesso tratto la terra del fondo è a tratti scoperta. Questo piccolo dettaglio sta precipitando da novembre la vita di una cinquantina di agricoltori nell’incertezza più assoluta. Le acque, un tempo rigogliose e pure, non arrivano nei canali di irrigazione dei campi gestiti dal consorzio di bonifica. Risultato: terra secca e bruciata, ortaggi, inclusi i carciofi di Sezze, da buttare. Un problema notevole per le coltivazioni setine di una cinquantina di agricoltori. Non capiscono perché a distanza di mezzo chilometro un’altra fonte, la fontana del muro, sgorghi ricca di acqua. Il sindaco di Sezze Lidano Lucidi ha sollecitato le istituzioni competenti, AcquaLatina e consorzio di bonifica in testa, per trovare una soluzione. AcquaLatina rileva che non prende l’acqua dalle sorgenti e che sta lavorando per consolidare la rete idrica. Un comitato civico per la tutela dell’Ufente costituitosi venerdì chiede all’autorità di settore di individuare le responsabilità e di restituire l’acqua ai contadini.

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