Centosettanta delegazioni, tra capi di Stato e di governo, confluiranno sabato in piazza San Pietro assieme a oltre duecentomila fedeli. Roma si prepara a dare l’ultimo saluto a Papa Francesco, morto lunedì, con un dispositivo di sicurezza imponente. La macchina chiamata a gestire l’ennesima prova nella Capitale si è messa in moto già nella mattinata di Pasquetta, non appena arrivata la notizia del decesso del Pontefice, ma le misure si intensificheranno ulteriormente da mercoledì, quando a San Pietro sarà esposta la salma, e raggiungeranno l’apice nel giorno delle esequie. Non sono previste zone rosse, ma aree dove saranno estesi i controlli e le verifiche. Nell’area ci saranno maxischermi lungo via della Conciliazione, a piazza Pia e piazza Risorgimento e anche in altri punti se sarà necessario per permettere al gran numero di fedeli atteso di poter seguire il rito funebre, ha spiegato il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Per i funerali del Papa – ha aggiunto il prefetto – arriveranno rinforzi da altre Regioni. Nella giornata di martedì all’interno di Piazza San Pietro sono transitate almeno 50mila persone e nell’area hanno gravitato quasi 100mila persone”.
Piantedosi: “Attese 170 delegazioni” Per mettere a punto ogni dettaglio si è tenuto un doppio vertice in prefettura. Un Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e a seguire il Comitato provinciale presieduto dal prefetto Lamberto Giannini. “Abbiamo dato avvio a questo grande impegno per i profili di sicurezza pubblica, un evento molto impegnativo perché vede la concomitanza dei funerali del Papa, delle celebrazioni del 25 aprile e degli eventi del Giubileo già calendarizzati”, ha detto il titolare del Viminale spiegando che i dispositivi di sicurezza si stanno calibrando per una “cornice di massima” di 170 delegazioni, tra capi di Stato e di governo. Martedì mattina c’è stato anche un sopralluogo operativo in piazza San Pietro a cui hanno partecipato forze dell’ordine e tutti gli enti coinvolti. Sotto la lente, in particolare, la gestione dell’arrivo e della partenza delle autorità e la dislocazione dei mezzi di soccorso. Su Roma è già scattata la no fly zone mentre l’area di piazza San Pietro sarà super blindata nella giornata di sabato, con bonifiche preventive anche nel sottosuolo. Saranno schierati i tiratori scelti, gli artificieri, i nuclei cinofili delle diverse forze di polizia, la polizia fluviale per il pattugliamento del Tevere e delle banchine, le unità Nbcr dei pompieri per il contrasto alla minaccia nucleare, batteriologica, chimica e radiologica.
Varchi con i metal detector per accedere in San Pietro Per accedere in piazza San Pietro ci saranno varchi presidiati con i metal detector e saranno schierati anche i dispositivi anti-drone in dotazione alle forze armate. Una sorveglianza particolare sarà dedicata a aeroporti, stazioni e anche ai quartieri dove alloggeranno le autorità, a partire dai Parioli, dove si trova Villa Taverna, la casa dell’ambasciatore americano dove alloggerà Donald Trump. Molti leader dovrebbero raggiungere Roma sabato e ripartire in giornata mentre proprio il presidente degli Stati Uniti dovrebbe arrivare venerdì. Ad occuparsi dell’accoglienza, della mobilità e dell’assistenza dei fedeli per i funerali sarà il capo del dipartimento della protezione civile Fabio Ciciliano. Il via libera è arrivato dal Consiglio dei ministri che ha adottato un provvedimento ad hoc. Ciciliano opererà in “stretto raccordo” con il commissario di governo per il giubileo e sindaco di Roma Roberto Gualtieri, con il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e con il prefetto di Roma Lamberto Giannini e potrà avvalersi delle strutture operative di protezione civile e di eventuali “soggetti attuatori per il compimento di specifiche azioni o interventi”, comprese “società in house o partecipate dello Stato e dagli enti territoriali interessati”.
Roma prepara l’ultimo saluto al Papa: maxischermi per seguire il rito, scatta la no fly zone
