Un lungo applauso è seguito al minuto di silenzio nell’aula di Montecitorio durante la commemorazione di Papa Francesco a Camere riunite. Parlamentari e ministri si sono alzati in piedi in omaggio a Bergoglio. Durante la cerimonia il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ricordato come il Pontefice non abbia “mai smesso di lanciare vibranti appelli in favore della pace”. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ringraziato il Santo Padre “per il messaggio di amore, di fede e di impegno che con il suo esempio, le sue parole e la sua vita ci ha lasciato per guidarci verso un futuro di pace e di spiritualità”. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è detto grato per i suoi insegnamenti: “È stato protagonista assoluto della nostra epoca”. Durante la commemorazione l’Aula di Montecitorio era strapiena. Affollatissimi anche i banchi del governo, con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, vestita di nero, tra i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. Papa Francesco, ha sottolineato il premier, “sapeva essere determinato, ma quando parlavi con lui non esistevano barriere, non creava barriere. Con lui eri a tuo agio, potevi parlare di tutto, e raccontarti senza filtri e senza timore di essere giudicato. Poteva vedere la tua anima e guardarti a nudo. Come se per lui significasse dire ‘io ci sono per te’. Ti faceva sentire prezioso in quanto unico e irripetibile”. “Papa Francesco – ha continuato Meloni – non ha smesso di invocare la pace, la fine delle guerre, dalla martoriata Ucraina al Medioriente, e lo ha fatto anche quando sapeva che alcuni avrebbero potuto non capire e che le sue parole avrebbero potuto essere travisate e strumentalizzate. Ma i suoi molteplici appelli alla pace rappresentano per noi oggi un ulteriore monito alla responsabilità”. Meloni ha ricordato poi come Francesco sia stato il “Papa degli ultimi, delle periferie fisiche ed esistenziali”. “Ha restituito voce a chi non l’aveva anche rompendo gli schemi perché diceva ‘non devi avere paura di andare controcorrente se devi fare una cosa buona’. Così, il Papa venuto da lontano è entrato nel cuore delle persone”, ha affermato.
Fontana: “Lascia un vuoto per i cattolici e l’intera comunità” “Lunedì 21 aprile è venuto a mancare Sua Santità Papa Francesco. Di origine italiana, fu eletto al Soglio pontificio il 13 marzo 2013. È stato il primo Papa proveniente dal continente americano, il primo a chiamarsi Francesco. La scelta di quel nome fece subito comprendere l’attenzione che avrebbe avuto per gli ultimi, per le persone malate e per chi soffre. Ha voluto camminare accanto a tutti, senza escludere nessuno. Il suo magistero, fondato sulla solidarietà e sulla difesa della dignità umana, è stato un esempio di vicinanza ai fedeli e di impegno a favore anche delle persone anziane e dei più deboli. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo per i cattolici e per l’intera comunità internazionale”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, aprendo la commemorazione per Papa Francesco nell’Aula di Montecitorio.
“Non ha mai smesso di fare appelli per la pace” “Nei 12 anni del suo pontificato – ha aggiunto Fontana – segnati a livello mondiale da un clima di tensione, conflitti e incertezza, il Santo Padre si è speso senza riserve per infondere fiducia e conforto nei cuori di tutti. Di fronte agli orrori e alle devastazioni delle guerre, non ha mai smesso di lanciare vibranti appelli in favore della pace. La sua instancabile vocazione al dialogo lo ha condotto dove nessun altro Pontefice era mai giunto. Francesco è stato, infatti, il primo Papa a partecipare a un vertice del G7, a incontrare un Patriarca di Mosca, a recarsi in Iraq. Personalmente, non potrò mai dimenticare la sua voce quando mi telefonò in occasione della mia elezione a Presidente della Camera, né quando mi accolse in Vaticano. Papa Francesco ci mancherà”.
Papa Francesco, la commemorazione a Camere riunite. Meloni: “È stato protagonista assoluto della nostra epoca”
