Il consorzio “Santa Barbara sport è salute” ha annunciato un ricorso al Tar di Viterbo, evidenziando numerose incongruenze nella gestione dell’assegnazione della palestra Santa Barbara, gestita dal Comune di Viterbo. La decisione è stata comunicata durante una conferenza stampa tenutasi presso le Terme dei Papi, con la partecipazione di Luciano Tola, presidente del consorzio, e di rappresentanti di diverse società sportive. Il consorzio è nato in seguito al bando del Comune di Viterbo per la gestione della palestra Santa Barbara. Tola ha sottolineato che il consorzio non è contrario ad altri enti e associazioni, ma ha sollevato dubbi sulla trasparenza e regolarità del procedimento di assegnazione. La delibera di assegnazione prevedeva un’aggiudicazione esterna, con documenti inviati alla Guardia di Finanza, ma successivamente si è scoperto che la commissione era interna, composta da un dirigente e due dipendenti. Il consorzio aveva presentato un piano di miglioramento della palestra con un investimento di 60mila euro, che includeva protezioni, rifacimento del campo, tribune, spogliatoi e nuova strumentazione. Tuttavia, il 10 marzo la palestra è stata assegnata alla Libertas, che aveva versato 20mila euro e presentato migliorie ritenute superiori a quelle proposte dal consorzio. Le differenze tra i dati sugli iscritti sono significative: il consorzio dichiara 630 atleti, mentre la Libertas ne certifica circa 1.000. Tola ha evidenziato anche incongruenze sui tesserati di alcune società e sulle modalità di certificazione. La presenza di una società di rugby tra i partecipanti, non prevista dal bando, che invece prevedeva sport indoor. La partecipazione di un’associazione di danza classica con sede a Vignanello, mentre il bando richiedeva società operanti a Viterbo.
Tola ha chiesto di visionare gli statuti di tutte le società partecipanti per verificare i dati.
Aspetti sociali e trasparenza: Il consorzio ha ricordato la finalità sociale di “Santa Barbara sport è salute”, coinvolgendo iniziative come “Viterbo con Amore”, che prevedono attività sportive gratuite per le famiglie bisognose, ma tali aspetti non sono stati considerati nel procedimento. Lillo Ferri ha riferito di aver chiesto alla sindaca Frontini e all’assessore Aronne se fossero a conoscenza delle irregolarità, ricevendo risposte evasive e invitandoli a rivolgersi ai legali. Ferri ha inoltre espresso il desiderio di un confronto chiarificatore, senza intenti di denuncia.
Palestra di Santa Barbara di Viterbo, ricorso al Tar
