venerdì, Aprile 25, 2025

Trump: “Stiamo mettendo molta pressione sulla Russia”. Lavrov, pronti a chiudere un accordo

“La Russia è pronta a concludere un accordo per la risoluzione del conflitto in Ucraina, ma alcune disposizioni dell’accordo richiedono l’approvazione e Mosca sta lavorando su questo”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista alla rete televisiva statunitense CBS. “La dichiarazione del presidente statunitense Donald Trump ha menzionato un  accordo e noi siamo pronti a concluderlo, ma ci sono alcuni punti specifici, alcuni elementi dell’accordo che richiedono un aggiustamento, e noi siamo impegnati proprio in questo processo”, ha dichiarato  Lavrov. Il presidente statunitense Donald Trump ha accolto alla Casa Bianca il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store. Nel corso dell’incontro il tycoon era affiancato dal Segretario del tesoro Scott Bessent, dal Segretario di Stato Marco Rubio, dal Segretario della Difesa Pete Hegseth e dal consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz. Insieme al presidente norvegese erano presenti l’ex Segretario  Generale della Nato Jens Stoltenberg e l’ambasciatrice norvegese degli Stati Uniti Anniken Huitfeldt. Nel corso dell’incontro Trump ha affermato che “sia la Russia che l’Ucraina vogliono la pace, ma è  necessario portarle ad un tavolo delle trattative”. Il presidente statunitense ha dichiarato di credere che entrambi i Paesi vogliano la pace, nonostante “l’odio e i dissidi che ci sono tra di loro”. Trump ha sottolineato l’importanza di avere un accordo di pace “rapido”, aggiungendo anche che Store sta dando il suo contributo e per questa ragione la Norvegia dovrebbe semplicemente “continuare a fare quello che sta facendo”, ha affermato Trump, definendolo un Paese che ha “buoni rapporti con gli Stati Uniti”. Trump ha inoltre sottolineato quanto la Nato sia importante per l’Europa, sostenendo che Stoltenberg, quando era in carica come Segretario Generale, “ha fatto un ottimo lavoro”. Tuttavia il presidente statunitense ha anche aggiunto che la Nato “non avrebbe così tanti fondi senza gli Stati Uniti”.Il presidente americano Donald Tuump “ha ragione a dire che Stati Uniti e Russia si stanno muovendo nella giusta direzione”, ha osservato Lavrov. Lavrov ha sottolineato come Trump sia l’unico leader mondiale a voler “affrontare le cause profonde” della guerra in Ucraina. Durante la notte, i sistemi di difesa aerea hanno distrutto e intercettato 79 droni ucraini sopra alcune regioni della Russia. Lo ha riferito, riporta la Tass, il Ministero della Difesa russo. “Tra le 20:10 (ora di Mosca) del 24 aprile e le 06:00 (ora di Mosca) del 25 aprile, i sistemi di allerta della difesa aerea hanno intercettato e distrutto 79 droni ucraini ad ala fissa: 59 sul territorio della Repubblica di Crimea, 11 droni sul Mar Nero, quattro droni sul territorio della regione di Belgorod, due droni ciascuno sui territori delle regioni di Kursk e Nizhny Novgorod e un droni sul territorio della regione di Ivanovo”. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è apparso poco convinto che Vladimir Putin voglia davvero la pace. “Sono scettico da questo punto di vista”, ha detto in un’intervista al Tg2Post. “Mi auguro che capisca che continuare la guerra è dannoso per lui”, ha aggiunto. “Tutto il mondo occidentale sostiene l’Ucraina perché sostiene il diritto internazionale”, ha ricordato. “Tutti vogliamo la pace, ma che sia una pace giusta”, ha sottolineato, “Putin non può pensare di annientare l’Ucraina”. Detto questo, Tajani non ha perso le speranze su un’intesa. “Sono convinto che entro la fine di quest’anno si possa arrivare a un accordo”, ha detto, “me lo auguro. Ma la situazione è complicata”. Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha incontrato il presidente americano, Donald Trump, alla Casa Bianca. “Un buon incontro”, l’ha definito l’ex premier olandese che ha riconosciuto “l’impegno degli Stati Uniti sotto la guida di Trump per sbloccare la situazione in Ucraina”. “L’incontro di ieri a Londra è stato positivo, l’Ucraina sta facendo la propria parte, ora la palla è nel campo della Russia”, ha spiegato parlando con i giornalisti fuori dalla Casa Bianca. “Non so se Putin voglia la pace, ho lavorato con lui quando era premier dei Paesi Bassi tra il 2010 e il 2014 ma ho smesso di cercare di leggere la sua mente”, ha detto ai giornalisti rispondendo alla  domanda se il presidente russo sia intenzionato ad arrivare alla pace.

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