domenica, Aprile 27, 2025

Raid a Sumy. Zelensky “ottimo incontro con Trump”. Presidente Usa: “Putin forse non vuole fine guerra”

“Non c’è alcun motivo per cui Putin debba aver lanciato missili contro aree civili, città e paesi, negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, mi sta solo prendendo in giro, e che debba essere trattato diversamente, con “sanzioni secondarie” o “bancarie”. Troppe persone stanno morendo!!!”. Lo scrive sul suo social Truth il presidente Usa Donald Trump, che ieri ha incontrato a San Pietro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Questa è la guerra di Sleepy Joe Biden, non la mia. È stata una guerra persa fin dal primo giorno, e non sarebbe mai dovuta accadere, e non sarebbe accaduta se fossi stato presidente all’epoca. Sto solo cercando di rimediare al disastro che mi hanno lasciato Obama e Biden, e che disastro” aggiunge Trump. Gli Stati Uniti si sono offerti privatamente di fornire garanzie di sicurezza alla “coalizione dei volenterosi” voluta da Sir Keir Starmer. A riferirne è il britannico Telegraph, spiegando che i funzionari americani hanno aperto la porta alla possibilità di fornire intelligence e supporto logistico ai soldati britannici ed europei per sostenere un accordo di pace in Ucraina via terra, aria e mare. Donald Trump ha definito “abbastanza vicino” un accordo di pace dopo che Steve Witkoff, inviato diplomatico statunitense, ha avuto colloqui personali con Vladimir Putin. Lo sviluppo dei negoziati è considerato dal premier britannico una svolta significativa. Starmer ha fatto pressione su Trump per ottenere tali garanzie per due mesi. La disponibilità degli Stati Uniti a intervenire se i soldati occidentali venissero attaccati dalla Russia – un punto critico per la fattibilità del progetto – resta una questione aperta”. Gli occupanti russi hanno nuovamente lanciato in serata droni kamikaze verso l’Ucraina. È stato dichiarato lo stato di allerta aerea”. Lo riporta Rbc-Ucraina citando l’Aeronautica militare dell’Ucraina. Secondo il rapporto i “droni da attacco nemico sono entrati nello spazio aereo ucraino da nord. L’esercito ha registrato una minaccia rappresentata dai droni nella regione di Sumy”. i militari hanno avvertito anche gli abitanti delle regioni di Kiev e Poltava della minaccia rappresentata dai droni. “La cosa più importante per l’Ucraina è riportare tutti i nostri a casa, portare più vite a casa, ai loro cari, alle loro famiglie. Ci sono molti bambini che sono trattenuti contro la loro volontà in Russia. Vogliamo portarli a casa ed è per questo che una volta ancora ci stiamo rivolgendo al Vaticano per chiedere questo aiuto”, ha scritto il Presidente dell’Ucraina, Volodymir Zelensky, dopo aver incontrato il cardinale Matteo Zuppi, che su incarico di Papa Francesco si era in passato impegnato in una missione di pace in Ucraina. “E’ molto importante per noi essere oggi in Italia e unirci al mondo intero. Siamo grati per l’assistenza all’Ucraina del Vaticano nel facilitare il ritorno dei bambini ucraini che sono stati deportati e sfollati illegalmente in Russia e per il rilascio dei prigionieri”, ha aggiunto Zelensky spiegando che è stato questo “uno degli argomenti chiave discussi durante il nostro incontro con il Cardinale Zuppi”. Zelensky ha anche incontrato il segretario di Stato, il Cardinale Pietro Parolin, con cui ha discusso, in particolare, “del percorso per una pace giusta e duratura, e degli sforzi di Ucraina, Stati Uniti ed Europa, di stabilire una tregua piena e priva di condizioni”. “Facciamo affidamento sulla Santa Sede per continuare ad assisterci per unire gli sforzi internazionali per raggiungere la pace, per riportare a casa i bambini ucraini deportati in Russia e per il rilascio dei prigionieri”.

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