mercoledì, Aprile 30, 2025

Cartelle esattoriali manipolate: richiesta di rinvio a giudizio per altri 24

Ci sono vip, ex membri dell’aristocrazia romana e circoli sportivi tra i quanti hanno ottenuto sconti fiscali non meritati grazie al sistema di corruzione messo in piedi da 7 dipendenti infedeli dell’Agenzia delle Entrate e da un ex dipendente in pensione. L’inchiesta scattata un anno fa con un’operazione della squadra mobile di Roma, ha già portato 8 patteggiamenti da uno a quattro anni. Ora altre 24 persone, tra funzionari e commercialisti, rischiano il processo come richiesto dalla Procura. Nessuno degli imputato è uno dei beneficiari del sistema corruttivo ricostruito dalle indagini. A essere coinvolti nell’inchiesta infatti non sono i clienti le cui pendenze col fisco venivano messe a posto, ma i loro commercialisti che, secondo l’accusa, versavano mazzette ai funzionari per risolvere i debiti fiscali dei propri clienti. Le tariffe per manipolare le cartelle esattoriali variavano a seconda degli importi: da 50 euro per le pratiche più semplici fino a diverse migliaia di euro nei casi più importanti. Tra le accuse c’è anche quella di accesso abusivo ai sistemi informatici e telematici dell’anagrafe tributaria. È attraverso questi strumenti che gli imputati avrebbero modificato sugli accertamenti fiscali. Il 23 maggio prossimo è attesa la decisione del Gup sul rinvio a giudizio richiesto dalla Procura per gli altri 24 imputati.

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