Civitavecchia. da decenni punto di attracco delle navi da crociera, ha visto un incremento costante del settore, specialmente dopo la pandemia, ma continua confrontarsi con problemi strutturali irrisolti. Tullio Nunzi, ex dirigente di Confcommercio, sottolinea che nonostante la crescita dei flussi turistici, le criticità come la stazione ferroviaria inadeguata, poche offerte per i visitatori di un giorno e il traffico congestionato persistono da anni, senza miglioramenti significativi. Nunzi propone di approfondire la conoscenza dei crocieristi attraverso indagini mirate sui loro desideri e aspettative, per sviluppare un’offerta turistica più adeguata e mirata. Egli critica la mancanza di una visione strategica unitaria del turismo locale, che potrebbe valorizzare le risorse del territorio come patrimonio Unesco, spiagge, aree naturali e risorse termali, oltre alla posizione logistica privilegiata del porto. Inoltre, suggerisce che una soluzione potrebbe essere la creazione o il riconoscimento di una nuova provincia, per favorire un sistema turistico integrato e più efficace. Sulla governance, preferirebbe un referendum piuttosto che affidare le decisioni esclusivamente ai politici, ritenendo che solo così si possa avviare una vera strategia di sviluppo. Nunzi conclude ricordando come il settore terziario sia fondamentale per l’economia locale, e che il turismo rappresenta l’unica leva capace di rilanciare l’economia di Civitavecchia, che al momento vive una ripresa fragile e caratterizzata da bassi consumi. Invita quindi a credere nel potenziale del territorio, investire e costruire una strategia condivisa, invece di navigare a vista in una situazione di stagnazione e rinuncia.
Civitavecchia e il turismo da crociera: un’occasione ancora sprecata
