Con il Dpcm del governo Conte prima e con l’ordinanza della Regione Lazio poi, cambia l’assetto della scuola superiore in tutto il territorio regionale ma i problemi restano. Soprattutto quelli legati al trasporto pubblico. Come segnala Baraondanews.it, nei giorni scorsi i vari dirigenti scolastici degli istituti superiori del territorio avevano chiesto un adeguamento degli orari del Cotral per permettere ai ragazzi di raggiungere i cancelli delle scuole alle 9, senza dover affrontare il viaggio prima, come se la campanella suonasse alle 8, così da rischiare assembramenti davanti alle scuole. E lo stessa tema è stato posto sotto i riflettori dai genitori dei ragazzi. «Non sono stati ripristinati gli orari legati agli orari di ingresso e uscita delle scuole, che adesso sono cambiati», scrive un genitore che si chiede: «Come ci vanno sti ragazzi a scuola? Se devono uscire da casa un’ora e mezza prima viene disattesa la disposizione governativa». E ancora: «Obbligano i ragazzi ad entrare alle 9 ma i mezzi pubblici non si allineano e costringono i ragazzi ad andare a piedi. Noi che abbiamo fatto l’abbonamento annuale e non possiamo usufruire del servizio sia di andata che di ritorno, ci rimborseranno?». Una situazione delicata, insomma, e in continua evoluzione e per la quale da palazzo Falcone stanno cercando di trovare una soluzione. È infatti in programma proprio per la giornata di oggi, ha spiegato l’assessore al trasporto pubblico locale, Veronica De Santis, un incontro tra le parti. A sedere al tavolo questa mattina saranno l’amministrazione comunale di Ladispoli, quella di Cerveteri (capofila del Tpl), la ditta che si occupa del servizio di trasporto pubblico locale (la Seatour) e i dirigenti scolastici degli istituti superiori del territorio. L’obiettivo è capire esigenze e modalità per adeguare il servizio alle esigenze degli studenti così da garantire l’ingresso e l’uscita da scuola senza creare assembramenti.