Penoso il tentativo di strumentalizzazione messo in atto da alcuni partiti e movimenti politici a seguito dell’azione di protesta e del tentativo di occupazione abusiva di un immobile compiuta sabato scorso dall’associazione “comitato cittadino per il diritto alla casa”. Il Sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei si è detto costretto, suo malgrado a dover ritornare su una questione sulla quale si era già chiaramente espresso all’indomani dell’accaduto. “Utilizzare alcuni extracomunitari per compiere azioni illegali, non fa certo onore alla presidentessa del comitato cittadino Stefania Abbatiello che una casa ce l’ha e percepisce anche un reddito e che per molti anni è stata beneficiaria dei contributi a pioggia elargiti della passata amministrazione. Fortunatamente ho parlato con queste persone – continua a Tidei – e le ho convinte dal desistere dal compiere azioni che gli avrebbero fatto perdere il diritto di accedere a una casa popolare, visto che ora al pari di altri cittadini italiani sono in graduatoria. Ora, per l’ennesima volta, non mi resta che sollecitare l Ater e l’Arsial affinché diano seguito al protocollo d’intesa firmato lo scorso anno per la realizzazione di nuove case popolari sui terreni ex Arsial. Il comune, ci tengo ancora una volta a ripetere ha sempre fatto tutto quanto era nelle sue competenze ma se altri Enti non sono altrettanto celeri ed efficienti, non possiamo far altro che seguitare a richiamarli alle loro responsabilità Inoltre l’amministrazione ha erogato sia durante emergenza Covid che nei giorni scorsi il bonus affitto per tutte quelle persone o famiglie che ne avevano fatto richiesta e che erano in graduatoria presso l’ufficio dei servizi sociali. Per questo ritengo, rivolgendomi ai quegli esponenti politici e rappresentati del consiglio comunale, di evitare di fare demagogia al punto da appoggiare iniziative illegittime e ingiuste, cercando di avallare azioni dei più prepotenti che con la forza vogliono ottenere alloggi a scapito delle persone che attendono diligentemente le assegnazioni, e di comprendere quale sono le sedi istituzionali da contattare e pungolare per risolvere l’emergenza abitativa, compito che non può spettare al solo Comune ma all’Ater”.