La peculiarità e l’importanza della tradizione folklorica è stata riconosciuta dall’UNESCO che nel 2003 ha inserito anche i giochi popolari tra i beni immateriali definiti «patrimonio dell’umanità». Saranno coinvolti soprattutto i bambini del territorio, oramai di diverse etnie, affinché si possa divulgare insieme ai giovani dei gruppi internazionali l’importante patrimonio immateriale dei giochi di una volta. La sera, dalle ore 21:00, nel teatro all’aperto di piazza della Croce, «Intercultura in Festa». In sinergia con l’Istituto Comprensivo Statale «Cesare Chiominto» verrà presentato il progetto di intercultura attraverso la musica «L’Umanità: voci in armonia» ideato e realizzato dalla maestra Elisa Alessandroni, con l’apporto della Compagnia Rinascimentale «Tres Lusores» che è intervenuta direttamente con le insegnanti di danza antica Francesca Giusti e Roberta Trifelli. Un laboratorio sviluppato nell’anno scolastico, in cui si è cercato di guidare i bambini a conoscere, custodire e tramandare le tradizioni popolari, iniziando da Cori, fino ad arrivare a quel folklore multietnico che, tenuto conto della presenza sempre più numerosa di alunni stranieri di seconda generazione nella scuola locale, ha tentato di favorire l’integrazione interculturale. Sul palco si esibirà il coro «Cori dal mondo» diretto dalla maestra Elisa Alessandroni. Le piccole voci della scuola primaria di Cori intoneranno alcuni canti dal mondo in lingua originale: Olelè (canto tradizionale congolese), La terra luna (canto italo arabo), Gam Gam (canto ebraico), Tshiribim (canto jiddish), Canzone indigena (canto equadoregno), Rin de l’angelito (canto indios), La danza di Rosinka (canzone bulgara) e Ikamazinga (canto africano).