In merito alla cosiddetta “Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico”, sono state introdotte modifiche che, secondo quanto spiegato dall’assessore regionale alle Politiche del territorio, mobilità e rifiuti, Michele Civita, sono state concordate con il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact). Alcune norme sulle deroghe urbanistiche per realizzare impianti sciistici sono state rivisitate in forma più restrittiva, con l’introduzione della possibilità di realizzare piccoli impianti di compostaggio in zona agricola.
In merito al ‘Piano casa’, sono state invece previste modifiche riguardanti l’esclusione dall’ambito di applicazione del ‘Piano casa’ degli edifici situati nelle aree naturali protette, salvo alcune eccezioni introdotte con un emendamento del consigliere Pietro Sbardella. Modificate anche le norme che riguardano i programmi integrati di recupero, tornando al testo originario del 2009 e modulando in maniera differente i premi di cubatura previsti, che vengono aumentati fino al 150 per cento, limitatamente agli interventi sul recupero di aree costiere. Infine, con il ritorno alla separazione tra i Programmi integrati per il ripristino ambientale e quelli per il riordino urbano e delle periferie, un emendamento del vicepresidente Francesco Storace aggiunge la possibilità di ricorrere allo strumento del mutuo sociale negli interventi destinati ad edilizia residenziale sociale, nell’ambito di quelli di sostituzione edilizia, di modifica della destinazione d’uso e di incremento (fino a un massimo del 75%) della volumetria superficie demolita.