Per partecipare è necessario comunicarlo agli organizzatori, anche il giorno stesso, basta un sms al 327/8576451 o al 347/4929087. La città in Transizione Sono comunità che sulla spinta dei propri cittadini decidono di avviare una transizione da un modello di sviluppo industriale e consumista, ormai in crisi, ad uno ecosostenibile fondato su una ripianificazione energetica e sulla rilocalizzazione delle risorse. Oggi le principali minacce si chiamano picco delle risorse energetiche, in particolare del petrolio, e surriscaldamento globale. Il consumo indiscriminato di queste materie prime sta innalzando la temperatura del pianeta, a causa dell’eccessiva emissione di gas-serra, e porterà anche alla fine della loro disponibilità a basso costo. In una società industrializzata ciò significa crisi energetica mondiale e crollo del sistema economico. Da qui l’esigenza di voltare pagina, che implica un’adeguata resilienza, ovvero la capacità di affrontare il cambiamento senza eccessivi traumi. Per questo è utile avviare un’Iniziativa di Transizione. Aggregando persone che condividono questa filosofia si mette in atto un processo informativo e creativo: diffusione di informazioni, collegamento con altre realtà esistenti, relazioni con le amministrazioni locali e progetti mirati, fino ad arrivare ad un Piano di Decrescita Energetica definito e messo in pratica dalla comunità. Di questi concetti è portavoce il Movimento culturale internazionale delle Transition Towns, nato quasi per caso in Inghilterra intorno al 2003, grazie alle felici intuizioni dell’ecologista Rob Hopkins, e di cui esiste anche un nodo italiano, Transition Italia, dove attualmente vi sono una dozzina di Città in Transizione.