sabato, Dicembre 28, 2024

CORI, “STORIE DI DONNE TRA XVII E XVIII SECOLO” PROTAGONIOSTE Al MUSEO CITTADINO

Nutrita la partecipazione al la presentazione del saggio ‘Donne e doti a Cori in età moderna’ della dott.ssa Giancarla Sissa, ricercatrice con diverse esperienze di studio sul territorio, autrice di pubblicazioni scolastiche di matrice antropologica ed archeologica. Il saggio, pubblicato nel giugno 2014 dalla rivista di Storia e Storiografia, Annali del Lazio Meridionale, è incentrato sulla condizione femminile in età moderna a Cori. Ad emergere dalla trattazione la presenza di una élite collegata al potere capitolino ed ecclesiastico, derivante da una tradizione ancorata alla Città Eterna, della quale Cori era feudo, che generò sollecitazioni culturali con aperture sociali al femminile. Di fatto, l’ingresso ufficiale di nobildonne all’interno della cittadina per svolgere il ruolo sociale di matérnage nel 1604, come accompagno alle ragazze povere dotate dalla Confraternita della SS.ma Annunziata, costituisce il momento di partenza della presenza femminile sulla scena politica dell’età moderna, creando un effetto di valenza simbolica tra le nobili e le umili, assimilando le maritate e le vergini nell’unico stato di vita matrimoniale con l’investitura di abito, manto e borsa con cedola dotale delle povere, e l’uscita pubblica insieme alle nobili, in corteo processionale. Le fonti di cui l’autrice si è avvalsa sono prevalentemente quelle che provengono dalle antiche carte dell’archivio del santuario della Madonna del Soccorso e trattano del conferimento delle doti alle ragazze povere da parte della Arciconfraternita della SS.ma Annunziata fondata nel 1604 per grande venerazione verso la Madonna, apparsa a Cori nel 1521 alla bambina Oliva. L’iniziativa è stata promossa ed organizzata dalla Direzione scientifica del Museo, dall’Associazione Culturale «Arcadia» e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cori. È intervenuta la dott.ssa Manola Ida Venzo dell’Archivio di Stato di Roma, fondatrice, insieme alla prof.ssa Marina Caffiero, dell’Osservatorio su Storia e Scritture delle Donne a Roma e nel Lazio, con lo scopo di rilevare e valorizzare la documentazione relativa alla storia e alla scrittura delle donne.

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ANZIO, COLTIVA MARIJUANA IN SERRA: 24ENNE ARRESTATO DALLA POLIZIA

Lo tenevano d’occhio da diverso tempo i Pliziotti che ieri pomeriggio lo hanno seguito fino alla sua seconda casa a Nettuno per poi entrare in azione. Il 24enne di Anzio aveva infatti allestito una vera e propria serra in casa con 18 piante di marijuana in vegetazione alte circa 1 metro e mezzo ciascuna. Qui aveva anche tutto l’occorrente per la coltivazione: ventilatori, lampade alogene con catarifrangente, fertilizzanti specifici, stimolanti per la fioritura e due timer. Le piante, una volta esfoliate hanno realizzato circa 2,3 kg di stupefacente. Gli agenti del Commissariato di Anzio a quel punto hanno deciso di procedere a perquisizione anche nel luogo di residenza del giovane. Anche qui è stato trovato nella sua camera da letto un bilancino Le ’Storie di donne a Cori tra il XVII e il XVIII secolo’ sono state protagoniste presso la Sala Conferenze del Museo della Città e del Territorio di Cori. Nutrita la partecipazione al la presentazione del saggio ‘Donne e doti a Cori in età moderna’ della dott.ssa Giancarla Sissa, ricercatrice con diverse esperienze di studio sul territorio, autrice di pubblicazioni scolastiche di matrice antropologica ed archeologica. Il saggio, pubblicato nel giugno 2014 dalla rivista di Storia e Storiografia, Annali del Lazio Meridionale, è incentrato sulla condizione femminile in età moderna a Cori. Ad emergere dalla trattazione la presenza di una élite collegata al potere capitolino ed ecclesiastico, derivante da una tradizione ancorata alla Città Eterna, della quale Cori era feudo, che generò sollecitazioni culturali con aperture sociali al femminile. Di fatto, l’ingresso ufficiale di nobildonne all’interno della cittadina per svolgere il ruolo sociale di matérnage nel 1604, come accompagno alle ragazze povere dotate dalla Confraternita della SS.ma Annunziata, costituisce il momento di partenza della presenza femminile sulla scena politica dell’età moderna, creando un effetto di valenza simbolica tra le nobili e le umili, assimilando le maritate e le vergini nell’unico stato di vita matrimoniale con l’investitura di abito, manto e borsa con cedola dotale delle povere, e l’uscita pubblica insieme alle nobili, in corteo processionale. Le fonti di cui l’autrice si è avvalsa sono prevalentemente quelle che provengono dalle antiche carte dell’archivio del santuario della Madonna del Soccorso e trattano del conferimento delle doti alle ragazze povere da parte della Arciconfraternita della SS.ma Annunziata fondata nel 1604 per grande venerazione verso la Madonna, apparsa a Cori nel 1521 alla bambina Oliva. L’iniziativa è stata promossa ed organizzata dalla Direzione scientifica del Museo, dall’Associazione Culturale «Arcadia» e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cori. È intervenuta la dott.ssa Manola Ida Venzo dell’Archivio di Stato di Roma, fondatrice, insieme alla prof.ssa Marina Caffiero, dell’Osservatorio su Storia e Scritture delle Donne a Roma e nel Lazio, con lo scopo di rilevare e valorizzare la documentazione relativa alla storia e alla scrittura delle donne.

 

 

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