Impatti su ecosistemi come la Grande Barriera Corallina
Questi cambiamenti generano forti impatti sia sulla salute umana che sugli ecosistemi. Gli oceani che circondano l’Australia già da decenni stanno soffrendo le conseguenze di questo processo e gli effetti sono chiaramente riscontrabili in aree come la Grande Barriera Corallina. Si prevede che l’Australia assisterà nel futuro ad un aumento del livello del mare sempre più accelerato (oggi ha raggiunto un tasso di 3 cm a decade) mentre l’acidificazione degli oceani nella regione australiana è in continuo aumento: il tasso di decrescita del Ph infatti, è aumentato di cinque volte la velocità che ha avuto tra il 1900 e il 1960 ed è dieci volte più veloce di tutti i tempi negli ultimi 300 milioni di anni. Dal 1900 a oggi, inoltre, la temperatura media superficiale del mare nella regione australiana si è andata scaldando di più di 1°C, aspetto che contribuisce a più forti e frequenti ondate di calore marine. Nel futuro è probabile che si assisterà a ondate di calore marine più frequenti, ampie, intense e di più lunga durata, fenomeno che accentuerà il rischio di forti eventi di sbiancamento delle barriere coralline.
Concentrazioni di CO2 in atmosfera in aumento
Il progetto “Regenerate Australia” lanciato da Wwf Australia, con l’obiettivo di rigenerare le foreste, aiutare la fauna selvatica e fermare la distruzione degli habitat, mira a fornire degli scenari per un futuro in cui l’essere umano può e ha la responsabilità di intervenire. Dato l’aumento della frequenza di eventi di calore estremo infatti, nei prossimi decenni l’Australia assisterà a un continuativo aumento delle temperature dell’aria, con maggior caldo estremo e minori eventi freddi estremi e una diminuzione progressiva delle precipitazioni nella stagione fredda in parecchie regioni del sud e est con un conseguente aumento del numero di giornate a rischio incendi e più lunga stagione di incendi nel sud e est dell’Australia. Intervenire sul cambiamento climatico diventa quindi un imperativo per l’Australia. La concentrazione di CO2 nell’atmosfera infatti continua a salire e le emissioni derivanti dall’uso dei combustibili fossili restano il driver principale di questa crescita.
Grandi potenzialità per le rinnovabili
Ma l’Australia allo stesso tempo, ha enormi potenzialità per lo sviluppo e l’adozione delle energie rinnovabili avendo a disposizione tutte le risorse per produrre energia green a sufficienza per il proprio consumo interno e per cederne l’eccesso ai paesi vicini. Già oggi l’Australia ha uno dei livelli più alti di produzione di energia da fonti solari di tipo domestico: una casa su sette utilizza pannelli solari autonomamente. Allo stesso tempo l’Australia rimane ancora oggi il più grande esportatore di carbone e il maggiore esportatore di gas liquido a livello mondiale. Il Wwf con il piano Regenerate Australia, che comprende il progetto “Australia rinnovabile” fa un appello ai leader delle istituzioni perché l’Australia possa diventare uno dei principali esportatori di energia rinnovabile al mondo, entro il 2030. La chiamata coinvolge tutti gli Stati e i Governi Federali della regione, perché procedano a: sviluppare un Renewable Energy Exports Plan; garantire che l’attuale boom di rinnovabili abbia seguito; formulare un Climate Action Plan che assicuri continuità e stabilità ai lavoratori, alle comunità e alle industrie che attualmente si affidano al carbone e agli altri combustibili fossili.