Lo Sportello Donne Pomezia, presente sul territorio da più tempo, accoglie donne che subiscono violenza nelle sue molteplici forme (fisica, sessuale, psicologica, economica, ecc..), che affrontano problemi riguardanti la sfera familiare e/o lavorativa, avvalendosi della collaborazione di professioniste nei settori medico-sanitari, psicologici, socio-assistenziali, legali e sindacali: “Le donne che abbiamo accolto personalmente allo sportello sono state 57, di cui 34 da gennaio 2013 a marzo 2014 (in altra sede) e 23 da marzo 2014 a novembre 2014 (in sede Servizi Sociali). L’età media delle donne che si è rivolta allo Sportello è di 40 anni, per circa il 20% si tratta di donne straniere. In totale abbiamo ricevuto 20 casi di violenza, la maggior parte dei quali è violenza privata (sessuale, fisica, psicologica, economica) all’interno di coppie e dentro le mura domestiche”.
Lo Sportello di ascolto ai Migranti, che è gestito dall’Associazione Spirit Romanesc e si pone l’obiettivo di aiutare gli immigrati nel loro percorso di integrazione nella comunità e di assisterli nell’accesso ai servizi. Fornisce, inoltre, supporto psicologico a bambini, giovani e famiglie. “Gli utenti del nostro sportello superano ad oggi la soglia delle 40 unità al mese, con richieste che vanno dalle informazioni per l’accesso ai servizi sanitari, sociali e scolastici a consulenze per richiedere la cittadinanza italiana; dal supporto psicologico fino al rinnovo del permesso di soggiorno. Si tratta nella maggior parte dei casi di persone di nazionalità europea – 80% dell’utenza – a cui seguono immigrati di nazionalità africana – circa un sesto dei contatti locali”.
La Banca del Tempo della Città di Pomezia, affidata all’Associazione “Le Mamme di Pomezia”, è un istituto di credito che contabilizza i crediti e i debiti dei “soci-correntisti” utilizzando come unità di misura il tempo: “Gli iscritti alla Banca del Tempo di Pomezia sono 118, di cui il 74% donne, il 21% uomini e 5% associazioni e enti. La BdT di Pomezia è tra le più giovani in Italia, il 38% degli iscritti ha tra i 30 e i 39 anni e il 28% tra i 40 e i 49 anni. Il 67% dei correntisti sono coniugati o convivono e di questi quasi tutti hanno almeno un figlio. La famiglia riveste un ruolo importante: i soci con famiglia richiedono più spesso servizi di baby sitteraggio, aiuto domestico, attività per bambini, ripetizioni; i soci che non hanno famiglia richiedono invece attività per se stessi, come sport, lezioni, escursioni ecc.”.
“Si tratta di un bilancio anche per l’Amministrazione comunale – dichiara il Sindaco Fabio Fucci – Aprire sportelli di ascolto dedicati ad alcuni segmenti di cittadinanza ha significato ampliare i servizi dedicati ai cittadini e alle famiglie, avvalendosi della collaborazione, dell’impegno e della dedizione di associazioni del territorio che da tempo si dedicano al miglioramento della qualità della vita collettiva. I numeri e la qualità del servizio offerto in questi mesi ci confermano l’assoluta necessità di questi spazi”.
“Le richieste di informazioni, sostegno e aiuto giunte allo Sportello Donne e allo Sportello Immigrazione disegnano un quadro del territorio di cui dobbiamo farci carico – continua la vice Sindaco Elisabetta Serra – dare supporto alle donne vittime di violenza e ai migranti è uno dei compiti delle istituzioni. I dati nazionali e locali sulla violenza di genere, soprattutto domestica, sono allarmanti e, come hanno spiegato le operatrici di Sportello Donne in un incontro in aula consiliare lo scorso 29 novembre, non rispecchiano la realtà, visto che spesso le donne non denunciano. Donne sono anche la maggior parte delle utenti dello Sportello Immigrazione, un servizio che riveste un ruolo importante in una città come Pomezia dove risultano 8.775 residenti stranieri, di cui il 51% provenienti dalla Romania. Incredibile il risultato raggiunto dalla Banca del Tempo, con un numero di iscritti molto alto in pochi mesi: mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze per gli altri consente di stabilire legami e relazioni all’interno di una comunità, di creare una rete di sostegno e di mutuo aiuto in Città, principi alla base di questo progetto che l’Amministrazione comunale condivide appieno e di cui il Comune di Pomezia fa attivamente parte come socio-correntista”.