Al convegno, che sarà moderato da Francesco Maria Mannozzi referente area disabilità e sport dell’Università Tor Vergata, interverranno il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta, l’assessore Politiche sociali Roberto Ussia, la presidente della cooperativa Karibù Marzia Toja, la presidente del Consorzio Cassiavass Filomena Iezzi, il responsabile comunale assistenza educativa culturale Aec nelle scuole Giancarlo Civitella, la responsabile del progetto S.T.O.P. Elisa Marinelli, l’esperta in disturbi DSA Cecilia Paolucci, la docente di formazione e progettualità nei sistemi per le minorazioni e per l’integrazione dell’Università Roma Tre facoltà di scienze della formazione e psicopedagogista Maria Ludovica Semeraro, l’avvocato ed esperto in normativa sull’inclusione scolastica Salvatore Nocera, l’esperta metodo Feuestern e formatrice del centro Pitigliani di Roma Ambra Tedeschi e la responsabile delle attività educative dell’associazione Maestri di strada onlus Marica Iorio. Interverranno inoltre i rappresentanti degli istituti scolastici comprensivi Ladispoli Uno, Ilaria Alpi e Ladispoli Tre che sono partner del progetto. S.T.O.P. strategie, tecniche, operatività e programmazione per le nuove disabilità prevede l’utilizzo di moduli di screening e in collaborazione con le insegnanti verrà effettuata una fotografia della situazione odierna dei numeri reali dei destinatari dell’intervento divisi per categoria (numero insegnanti curriculari, insegnanti di sostegno, personale ATA) e dei bisogni formativi degli insegnanti. Il progetto prevede un periodo di formazione diretta ai docenti e agli AEC (assistenti educativi culturali) dei tre istituti comprensivi diviso in otto moduli che affronteranno le tematiche emerse dall’analisi dei bisogni effettuata durante la Macrofase A. La formazione risponderà a criteri di: potenziamento della struttura scolastica, fornendo nuovi strumenti interpretativi dei recenti bisogni; qualificazione degli insegnanti attraverso l’acquisizione di nuovi strumenti, metodologie, e tecniche degli interventi educativo/scolastici; innovazione dell’offerta formativa scolastica, partendo dai bisogni emergenti. Per la durata di quattro mesi verranno proposte attività in didattica laboratoriale che prenderanno spunto dalle buone pratiche conosciute dalle insegnanti durante la formazione, garantendo così la ripetibilità delle esperienze e delle metodologie acquisite anche successivamente alla conclusione del progetto. Durante la fase di realizzazione delle attività laboratoriali verranno avviati degli sportelli presso i tre istituti comprensivi sia di sostegno alla genitorialità che di mediazione educativa e pedagogica. Il progetto è a durata ciclica e per questo, ad inizio di un nuovo anno scolastico, dopo una prima fase di nuova somministrazione dei questionari di classificazione, si avvierà un nuovo ciclo di strutturazione delle attività.