“Ismea ha rilevato anche un miglioramento del clima di fiducia delle imprese agricole e dell’industria alimentare, dopo l’inevitabile deterioramento che ha accompagnato tutto il corso del 2020”. Lo dice Fabio Del Bravo, responsabile Servizi di mercato Ismea. “Secondo l’indice Ismea – spiega – che sintetizza i giudizi degli operatori sulla situazione corrente e futura, sull’andamento degli ordini ci sarebbe un maggior ottimismo specie in relazione alle prospettive nel prossimo futuro”. “I consumi alimentari delle famiglie italiane – continua – tra le mura domestiche, che sono stati fondamentali per sostenere il settore durante i mesi più duri della pandemia, continuano a mantenere un trend di crescita anche nel primo scorcio del 2021. Siamo ovviamente lontani dai livelli del 2020, quando, per effetto delle chiusure dei food service, si è registrata un’impennata della spesa alimentare con punte anche del 20% nelle fasi iniziali dell’emergenza rispetto all’era pre-pandemica”. “Nel primo trimestre di quest’anno – ricorda – abbiamo rilevato un valore della spesa alimentare domestica superiore del 3% rispetto allo stesso periodo del 2020, e di ben il 12% sul 2019. Chiaramente, quest’aumento risente ancora del perdurare delle restrizioni alla socialità, e ci aspettiamo un progressivo indebolimento della tendenza alla crescita sulla scia delle riaperture e del ritorno alla normalità. Tuttavia, prevediamo che la spinta non si esaurirà del tutto, complice il diffuso ricorso all’’home-working, che da misura emergenziale sta diventando sempre di più un fenomeno strutturale per molti lavoratori italiani, spostando stabilmente alcuni pasti tra le mura di casa”.