L’ipotesi alla base della proposta di costituzione di un ambito territoriale cosiddetto dei rifiuti, oltre all’economicità di gestione complessiva rispetto ad una gestione circoscritta ai singoli perimetri comunali, si basa sulla capacità del territorio in questione di chiudere al suo interno il ciclo dei rifiuti con i mezzi, le strutture e gli impianti già presenti ed operativi. Grazie al positivo incremento della raccolta differenziata, le cui percentuali sono in crescita ad Aprilia per diretta conseguenza dell’apertura dell’Ecocentro e dell’estensione del servizio di raccolta porta a porta in nuovi quartieri, nonché alla presenza di aziende private di media grandezza per il trattamento di materia prima secondaria, il territorio può chiudere il ciclo dei rifiuti senza l’insediamento di nuove discariche, ovvero di impianti per l’incenerimento la cui collocazione, come convenuto da tutti, costituirebbe una scelta sbagliata vista la vocazione agricola biologica e di qualità, nonché la densità demografica generale.