Il Touring Club Italiano inserisce la Palude di Torre Flavia tra i Paradisi d’Italia. Nel libro “Paradisi Naturali d’Italia”, di Gabriele Salari e con le foto di Roberto Isotti e Alberto Cambone, sono stati raccontati 74 luoghi tra i più belli d’Italia, record di biodiversità, alcuni tra i più noti, altri fuori dai soliti circuiti turistici. E tra questi c’è anche la Palude di Torre Flavia dove, in ogni stagione, è possibile fare birdwhatching. C’è poi anche il fiume Tevere dove poter pagaiare per ore, o l’Etna dove ci si può arrampicare. E ancora, fare escursioni in bicicletta, campeggiare nella natura selvaggia, visitare gole rocciose, scalare massicci montuos i, verso mete conosciute e altre ancora da scoprire. Molte sono zone protette, parchi, oasi o aree marine. Sono tanti gli spunti offerti da questo volume. L’invito è anche a scoprire, in questo periodo di pandemia, che la natura è sempre attorno a noi, non serve andare lontano, servono solo gli occhi giusti, ed è importante avvicinare alla natura i più giovani, ne hanno bisogno dal punto di vista fisico e psicologico. Una ricerca del National Trust britannico su giovani e natura dice che il 90% non ha mai visto un’alba, l’83% non ha mai annusato un fiore di campo, il 77% non ha mai ascoltato cantare un uccello nel bosco e solo il 23% si è sdraiato su un prato ad osservare nuvole o stelle. «Stare a contatto con la natura ci fa bene e ci rende felici. Spero che questo libro regali delle emozioni già quando lo si sfoglia e che sia uno stimolo per uscire e scoprire i paradisi del nostro Paese di cui dovremmo essere fieri. Ponetevi un obiettivo raggiungibile, almeno una destinazione al mese. Almeno quelle della vostra regione -ha spiegato l’autore, Gabriele Salari – Mi piace ricordare la nota massima di Bernardo di Chiaravalle: Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà. I libri sono necessari per sapere dove andare, ma poi l’importante è mettersi in cammino. Ponetevi un obiettivo raggiungibile, almeno uno al mese. Almeno quelli della vostra regione». «Lavorare a questo progetto ci ha dato l’opportunità di scoprire luoghi nuovi e riscoprire luoghi dove eravamo stati molte volte. Ci auguriamo che le immagini che abbiamo realizzato riescano a trasmettere ai lettori la nostra meraviglia e il desiderio di visitare questi paradisi», hanno spiegato i fotografi Roberto Isotti e Alberto Cambone.