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sabato, Agosto 3, 2024

Editoria: si è spento a 92 anni Tito Stagno, storico giornalista Rai. Sua la leggendaria telecronaca dello sbarco sulla Luna

E’ morto il giornalista e telecronista sportivo Tito Stagno. Popolarissimo volto storico della Rai, aveva 92 anni. Nel 1969 raccontò lo sbarco dell’uomo sulla Luna. Tito Stagno, primo di otto fratelli, si trasferisce giovanissimo con la famiglia prima a Parma, poi a Pola. A soli 13 anni ha una brevissima esperienza come attore cinematografico: nel 1943 partecipa al film di Francesco De Robertis Marinai senza stelle (distribuito soltanto nel 1948), nel ruolo di Murena. Comparirà di nuovo sul grande schermo nel 1959 sotto la regia di Dino Risi nel film Il vedovo a fianco di Alberto Sordi in una brevissima scena nei panni di un giornalista televisivo. Nel 1946, a Cagliari, compie gli studi classici e si iscrive alla facoltà di medicina. Comincia a lavorare in radio nel 1949 come radiocronista, intervistatore e documentarista.
Nel 1954 vince il primo concorso nazionale per telecronisti e partecipa a un corso di specializzazione con Furio Colombo, Gianni Vattimo, Umberto Eco; lascia pertanto l’università e inizia a Roma il nuovo lavoro. Dal 1955 è a Roma nella redazione del primo telegiornale diretto da Vittorio Veltroni. Effettua le sue prime telecronache nel 1956, in occasione dei Giochi olimpici invernali di Cortina d’Ampezzo, alle quali seguono, quattro anni dopo, quelle delle gare di pallacanestro, svoltesi nel Palazzo dello Sport dell’EUR, dei Giochi Olimpici estivi di Roma del 1960. Nel 1957 commenta, in Campidoglio, la firma dei trattati del Mercato Comune Europeo. È il telecronista delle visite dei Capi di Stato in Italia, comprese quelle dei reali d’Inghilterra e di John Fitzgerald Kennedy, e dei gravi fatti d’America del 1963 e del 1968. È l’inviato al seguito di due papi (Giovanni XXIII e Paolo VI) e di due presidenti della Repubblica (Antonio Segni e Giuseppe Saragat). È stato uno dei più popolari conduttori del telegiornale negli anni sessanta e nei primi anni settanta. Nel 1961 fu il telecronista che commentò il primo volo di Jurij Gagarin intorno alla Terra: il fervore e l’esattezza con cui parlò dell’impresa ebbero tali consensi da indurre i dirigenti Rai ad affidargli le trasmissioni in diretta e i servizi del telegiornale in occasione di tutti i lanci di sonde spaziali o astronavi pilotate.
Redazione
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