Il libro, “Assistenza Sanitaria a Porto d’Anzio” di Monti e Colantuono, prende in esame il settore della sanità a Porto d’Anzio dal 1860 al 1960 con particolare riferimento alla realizzazione del Sanatorio Militare ultimato nel 1918 (nell’edificio venivano curati i soldati italiani che presero parte alla I guerra mondiale). Inoltre sono riportati cenni storici dello Sbarco di Anzio con fotografie e documenti esclusivi. Molti noti personaggi, come Gabriele D’Annunzio, Vittorio Emanuele III, Benito Mussolini, attratti dal clima favorevole, scelsero il Sanatorio di Anzio per curarsi e per portare un saluto ai soldati ricoverati assistiti da luminari medici dell’epoca. Nella pubblicazione sono inoltre presenti oltre 800 fotografie inedite, anche con gli edifici di Villa Albani e dello “Ospizio Marini” in evidenza, che rappresentano elementi fondamentali per mantenere viva la memoria e per comprendere l’importanza della Città di Anzio in questo settore.
“Nelle pagine del libro di Colantuono sullo Sbarco, nei volti dei nostri Padri che hanno sofferto in quegli anni drammatici – ha scritto il Sindaco Bruschini nella prefazione alla ristampa del libro, sullo Sbarco di Anzio- ma anche nei volti di quei tanti ragazzi, venuti da terre lontane in nome della libertà e della democrazia, sono evidenti i sacrifici patiti durante l’operazione Shingle e durante la Battaglia di Anzio. Oltre 80.000 morti, tra civili e soldati, in una delle più cruente operazioni militari della seconda guerra mondiale, così come si evince dai cimiteri di guerra ubicati sul nostro territorio. Non dobbiamo mai dimenticare il nostro passato, con la nostra Città rasa al suolo dalla guerra, se vogliamo costruire, per le nuove generazioni, un futuro migliore in un mondo libero e giusto; un futuro di pace e di fratellanza tra i Popoli. Sottolineo con soddisfazione – conclude il sindaco Bruschini – che nel libro è ben documentato l’evento, che rimarrà per sempre scolpito nella storia della Città di Anzio, del conferimento della Cittadinanza Onoraria al Poeta, Roger Waters, in ricordo di suo padre, l’Ufficiale Britannico, Eric Fletcher Waters, perito nella Battaglia di Anzio e disperso nelle paludi della guerra, così come ben documentato, dal nostro concittadino, nel film capolavoro “The Wall” che ha visto la nostra Città protagonista in tutte le sale cinematografiche del mondo”.