“Considerando per compensazione l’erogazione delle nuove reversibilità, – continua la nota – si quantifica in 1,11 miliardi il risparmio, tristemente prodotto nel 2020 dal Covid a favore dell’Inps, e in circa 11,9 miliardi la minor spesa nel decennio”. Il risparmio per le casse dell’Inps, prodotto dal coronavirus, tiene conto della compensazione relativa all’erogazione delle nuove reversibilità. Le pensioni di vecchiaia vigenti da oltre 40 anni sono 53.634 nel settore privato (con un’età media alla decorrenza di 53,76 anni anni) e 21.104 nel settore pubblico. La durata delle pensioni più remote ancora vigenti è in media di quasi 46 anni nel settore privato – si legge nel Rapporto – e di 44 per il pubblico, “mentre prestazioni corrette sotto il profilo attuariale non dovrebbero superare i 20/25 anni”. Questo è un “monito fortissimo alle forze politiche e sociali che, a fronte di una delle più elevate aspettative di vita, continuano a proporre forme di anticipazioni”.