“Come Amministrazione – ha spiegato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – ci atterremo alla vigente legge Severino, che impedisce lo svolgimento dell’attività amministrativa pubblica solo in caso di condanna in primo grado di giudizio. In aula consiliare ho sentito, da parte dell’opposizione, appelli alla moralità e all’etica pubblica, temi che chiamano in causa ciascuno di noi, e su cui ognuno di noi ha il proprio libero pensiero. Alcuni consiglieri di minoranza hanno chiamato in causa le nuove generazioni, che si interrogano sul perché noi non abbiamo dato il buon esempio approvando l’ordine del giorno. A me i giovani, invece, hanno posto un altro problema: come mai questa stessa regola non è stata imposta dieci anni fa? Credo si debba rispondere anche a loro. Il tema dell’etica e della moralità pubblica esisteva già dieci anni fa, anzi ha avuto un focolaio estremamente vivace all’inizio degli anni ’90. Sono passati tanti anni da allora, ma solo oggi si utilizza questo cavallo di battaglia o si pensa di utilizzarlo, quando all’epoca non c’era nemmeno la Legge Severino e forse sarebbe stato un atto con una grande forza innovativa nella normativa italiana. Occorre dunque una spiegazione politica, ma i consiglieri di opposizione in aula non l’hanno fornita. Per un motivo semplice: si cerca una scorciatoia che non esiste, invece di aspettare le elezioni politiche e il consenso dei cittadini. Trovo prematuro anche il tentativo dell’opposizione di fare un bilancio della nostra attività amministrativa, lo faremo a tempo debito, in ogni località e in prossimità delle elezioni. È sbagliato pensare da parte dell’opposizione che una campagna denigratoria quotidiana contro i membri della maggioranza, che ogni giorno invece tentano di dare risposte concrete ai cittadini, con tutte le difficoltà del caso, possa portarli a vincere le prossime elezioni. Le elezioni si vincono non con le chiacchiere, ma dando l’esempio, avendo una storia, un bagaglio dietro di sé e, naturalmente, con i risultati concreti. Ma di questo ne parleremo, come detto, a tempo debito.”