E’ stato premiato, inoltre, il logo più rappresentativo del progetto contro le ludopatie, ideato dalla studentessa pometina Alessia Colangeli, studentessa del Liceo artistico Picasso di Pomezia. Lei l’autrice dell’immagine scelta come simbolo dello sportello di ascolto per i dipendenti da gioco d’azzardo a Pomezia e Ardea: una cravatta a forma di cappio con i quattro segni delle carte da poker. Alessia Colangeli, alunna, accompagnerà dunque con la sua effige il progetto “C’è gioco e gioco”.
All’iniziativa di presentazione hanno partecipato, oltre ai ragazzi, i vice-sindaci di Ardea e Pomezia, Fabrizio Cremonini ed Elisabetta Serra, e il dirigente dell’area Servizi alla Persona del Comune di Ardea, Giovanni Cucuzza. Il progetto ha visto aprire due sportelli, uno a Martin Pescatore, nel Comune di Pomezia (in via Prato 12, aperto il venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20) e uno ad Ardea (nella sede del centro anziani, in via Lavinia 26, il giovedì dalle 15.30 alle 19.30).
“Gli studenti di Pomezia continuano a darci grandi soddisfazioni. Alessia ha espresso attraverso la sua arte grafica il senso pieno di un progetto che vuole contrastare un fenomeno in continua crescita come il gioco d’azzardo patologico, detto anche ludopatia. Lo Sportello gestito dall’Associazione Family Time – dichiara la vice Sindaco Elisabetta Serra – è uno strumento importante per il nostro territorio, perché non solo fornisce l’ascolto e il sostegno necessario a chi ha bisogno di essere aiutato, ma opera sul territorio informando e sensibilizzando la cittadinanza, in particolare i giovani, sui rischi derivanti dal gioco d’azzardo”.