Si riaccende dopo mesi il caso legato al film Rust, sul cui set è morta la direttrice della fotografia Halyna Hutchins, colpita da un proiettile partito dalla pistola impugnata da Alec Baldwin. L’attore americano – che non sapeva di avere in mano un’arma con munizioni vere – ha sempre sostenuto di non aver premuto il grilletto, ma ora l’Fbi di fatto lo smentisce. Come riportano i media americani, dal rapporto forense è emerso che quella pistola (una Colt calibro 45) “non avrebbe potuto sparare senza che il grilletto non venisse premuto”.
Le dichiarazioni di Baldwin
Stando al rapporto dell’Fbi, non può trovare riscontro l’ipotesi secondo cui il proiettile che ha ucciso Hutchins sia partito in maniera del tutto accidentale. A sostenerlo era stato lo stesso Baldwin durante un’intervista all’emittente americana Abc risalente al dicembre 2021, due mesi dopo la tragedia. “Il grilletto non è stato premuto, non ho premuto il grilletto”, aveva detto l’attore in quell’occasione, riuscendo a stento a trattenere le lacrime. “Non era previsto nel copione che il grilletto venisse premuto”, aveva osservato il giornalista George Stephanopuoulos, che aveva condotto l’intervista.
Il mistero sul proiettile
Durante l’intervista, Baldwin aveva anche aggiunto: “Non punterei mai una pistola contro qualcuno premendo un grilletto, mai”. Alla domanda dell’intervistatore su come sia stato possibile che la pistola contenesse un proiettile vero, l’attore aveva risposto: “Non ne ho idea. Qualcuno ha messo un proiettile vero nella pistola, un proiettile che non doveva nemmeno essere sul set”.
“Episodi di negligenza”