L’ambiente, cui si accede dietro l’altare della chiesa di Santa Marina, è una tomba a camera di epoca romana con pianta rettangolare e tre arcosoli, decorata con stucchi ancora visibili nella volta a botte. Nel Medioevo, presumibilmente nel XII secolo, gran parte della decorazione a stucco è stata occultata con pitture di soggetto religioso, testimonianze fino a oggi poco note sebbene siano di notevole livello qualitativo e di straordinario interesse nel contesto dell’arte medievale del territorio laziale. La scelta del Comune e della Soprintendenza è quella di intervenire prioritariamente in questo luogo per fermare il processo di degrado che rischia di compromettere l’esistenza stessa del bene. L’Ipogeo è inserito all’interno della chiesa del cimitero storico della città e dunque facilmente fruibile dal pubblico, manca però allo stato attuale un impianto di illuminazione la cui realizzazione, compresa nel progetto di intervento, favorirà la piena valorizzazione delle testimonianze artistiche recuperate.