I giorni utili per stilare l’elenco di ministri da sottoporre al presidente della Repubblica in caso di incarico a Giorgia Meloni sono al massimo due. Ma la lista continua a cambiare. La casella più discussa resta quella della Giustizia. Per Silvio Berlusconi andrà a Forza Italia, a Maria Elisabetta Casellati. Ma FdI tiene il punto su Nordio come Guardasigilli e l’ex presidente del Senato alle Riforme. Si apre un “caso Farnesina”: poltrona data per certa ad Antonio Tajani fino a poche ore fa, ma ora “contesa” tra Adolfo Urso e un Guido Crosetto (in corsa anche per Mise) in ascesa. Ma anche nella lista del Carroccio si perdono pezzi: come l’Agricoltura, al quale la Lega pare abbia rinunciato definitivamente.
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – Quasi fatta per un fedelissimo di Meloni, ossia Giovanbattista Fazzolari.
Ministero dell’Economia – Il nome di Giancarlo Giorgetti (Lega) sembra ormai un punto fermo.
Ministro dell’Interno – Il candidato più forte rimane il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi (in quota Carroccio), sembra che Salvini vi abbia definitivamente rinunciato.
Ministero della Transizione ecologica – Qui c’è in ballo l’ipotesi d’istituire un ministero all’Energia, superando l’attuale accorpamento della delega al ministero per la Transizione ecologica ma anche quello precedente con lo Sviluppo economico. Il più quotato è il forzista Gilberto Pichetto Fratin.
Ministero della Salute – FdI vorrebbe un tecnico alla Salute. Torna a circolare l’ipotesi di un grande esperto, un primario. Tra i nomi ventilati Rocco Bellantone, preside di Medicina e Chirurgia e direttore del governo clinico dell’Università Cattolica; Orazio Schillaci, rettore di Tor Vergata; Francesco Franceschi direttore di Medicina d’Urgenza del Policlinico Gemelli. In discesa il presidente della Croce Rossa, Francesco Rocca e l’ex direttore dell’Ema Guido rasi, mentre qualcuno – tra Lega e Forza Italia – ripropone l’ipotesi Letizia Moratti.
Ministero della Difesa – Adolfo Urso, esponente di Fratelli d’Italia e attuale presidente del Copasir, mantiene la pole position.
Ministero degli Esteri – Doveva essere di Antonio Tajani, il coordinatore nazionale di Forza Italia, anche alla luce della sua vasta esperienza internazionale. Ma i giochi si sono riaperti. Nella rosa entrano Adolfo Urso, finora indicato per la Difesa e Guido Crosetto, entrambi FdI, qualora continui a rifiutare il ministero dello Sviluppo economico.
Ministero della Giustizia – Sono sempre in netta ascesa le chances di Carlo Nordio, il magistrato eletto con FdI . Anche se la partita con la Casellati è tutt’altro che chiusa, parola di Silvio Berlusconi che la vede già in quella casella.
Ministero del Lavoro – Marina Calderone, presidente dell’Ordine dei consulenti del Lavoro, è sempre più vicina a questo incarico.
Il ministro della Famiglia e Natalità – Si tratta di un nuovo ministero, quello della Famiglia e della Natalità, pensato e proposto dalla Lega. Tra le novità ipotizzate un nuovo accorpamento di ministero della Famiglia con quello delle Disabilità che la Lega vuole, per l’ex assessore lombarda, Alessandra Locatelli (resta in pole anche Simona Baldassarre) ma FdI potrebbe invece affidarlo a Isabella Rauti.
Ministero dell’Istruzione – Qui sembra sicuro Giuseppe Valditara, consigliere giuridico di Salvini
Ministero dell’Università – Questo ministero potrebbe andare non più ad Annamaria Bernini (FI), spostata alla Funzione pubblica, ma l’anatomopatologa e deputata Gloria Saccani Jotti, nome proposto da Berlusconi
Ministero dello Sviluppo economico – Non si esclude che si possa decidere di accorpare questo ministero a quello della Transizione ecologica e a quel punto il nome su cui scommettere potrebbe essere quello di Guido Crosetto (FdI), fortemente voluto dalla Meloni
Ministero dei Rapporti con il Parlamento – Il centrista Maurizio Lupi raccoglie un ampio consenso, oltre ad avere l’appoggio di Giorgia Meloni.
Ministero di Trasporti e Infrastrutture – La poltrona delle Infrastrutture dovrebbe essere leghista, quasi fatta per Matteo Salvini.
Ministero delle Riforme – Qui era data per certa Elisabetta Casellati, ma se la porta da Guardasigilli non si è ancora chiusa, resta una casella da riempire.
Ministero dell’Agricoltura – Con la nomina a vicepresidente del Senato per Gian Marco Centinaio, la Lega rinuncia al ministero dell’Agricoltura che andrà a FdI. Dopo l’ipotesi di un tecnico, come Roberto Berutti, spunta il nome di Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera. O di Nello Musumeci, in lizza anche per il ministero del Sud. E c’è chi azzarda l’ex ministro Paolo De Castro.
Ministero del Welfare – Era circolato il nome di Luca Ricolfi, uno dei tecnici invitati da Meloni alla conferenza programmatica del partito, ma è stato lui stesso a smentire la notizia.
Ministero delle Politiche europee – Per questo ruolo il nome che gira è quello di Raffaele Fitto, co-presidente dei Conservatori europei.
Ministero delle Pubblica Amministrazione – Dovrebbe essere ancora un nome di Forza Italia: sarebbe il quinto ministero (senza portafoglio) per eguagliare la Lega.
Ministero della Cultura – A FdI andrebbero i Beni Culturali: tra i papabili l’ex componente del Cda Rai Giampaolo Rossi mentre appare fuori corsa lo storico Giordano Bruno Guerri.
Ministero del Mare – Spunta anche l’ipotesi di istituire un nuovo ministero, a cui potrebbe andare l’ex amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono o all’ex presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Ministro delle Pari opportunità – Eugenia Roccella, già azzurra, oggi eletta con FdI, potrebbe coprire questa casella.
Ministro degli Affari regionali – Questa casella vorrebbe occuparla la Lega per spingere sull’autonomia. Si pensa a Roberto Calderoli.
Ministro del Turismo – In corsa per il Turismo rimane Daniela Santanché (FdI)