“Abbiamo individuato e messo in sicurezza, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini – ha detto Elena Gubetti, Assessora all’Ambiente del Comune di Cerveteri – diverse discariche abusive. La scorsa settimana abbiamo bonificato le aree e avviato al corretto smaltimento tutto l’amianto”. “L’intervento – ha spiegato l’Assessora Gubetti – ha richiesto l’attivazione di una procedura specifica che prevede l’autorizzazione da parte dell’ASL ad una ditta specializzata nel trattamento di questo materiale. Purtroppo assistiamo continuamente all’abbandono scellerato di eternit da parte di chi decide di rimuoverlo dalla propria abitazione, ma che poi lo abbandona sulle strade e nelle campagne esponendo la comunità e l’ambiente ad un possibile rischio. Questo atteggiamento è assolutamente irresponsabile e, come Comune, ci mettiamo a disposizione per dare supporto e informazioni a chi vuole procedere con il corretto smaltimento dell’eternit”. La rimozione dell’eternit è un’operazione molto delicata. Con la legge numero 257 del marzo 1992 è stato vietato l’impiego dell’eternit sotto ogni sua forma. Il 75% dell’amianto utilizzato in Italia è impiegato nel settore edilizio e oggi, a distanza di decenni, molte famiglie e aziende si trovano a fare i conti con attività di rimozione e bonifica. Si prevede che ben presto la rimozione dell’eternit diverrà obbligatoria con tanto di controlli: entro il 2023 dovrà essere infatti eliminato tutto l’amianto presente in Europa. “Nella Legge di Stabilità 2016 – ha spiegato l’Assessora – sono previsti degli incentivi per la corretta rimozione dell’amianto è fondamentale per la Salute Pubblica. Mi riferisco sia all’Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica, che al Bonus Ristrutturazioni 50%. Si può accedere a questi incentivi per la rimozione dell’amianto da pannelli, pavimenti, rivestimenti di camini, tubazioni, lastre di copertura, canne fumarie, serbatoi idrici, guarnizioni stufe, intonaco”. Sino al 31 dicembre 2016 l’importo della detrazione è pari al 50% delle spese sostenute fino a un ammontare massimo di 96mila euro (chi spende 15mila euro per la bonifica dall’amianto ne potrà recuperare 7500 in 10 quote annuali). Inoltre nel Collegato ambientale alla Legge di Stabilità stessa, è stato approvato un emendamento presentato dal Governo che prevede un credito di imposta del 50% delle spese sostenute nel 2016 per interventi di bonifica dell’amianto anche su beni e strutture produttive: i fondi previsti per tale attività ammontano a 5,6 milioni di euro per il triennio 2017-2019.