Ops, Sigourney Weaver lo ha fatto ancora. A 73 anni l’attrice continua a essere la ribelle di sempre e così l’amatissima Ripley di “Alien” e interprete di decine di successi hollywoodiani, si è concessa un topless liberatorio, per quanto fugace, nel film, “The Good House”. Commedia tratta da un romanzo di Ann Leary e uscita quest’anno solo negli Stati Uniti, vede la Weaver nei panni di un’agente immobiliare alcolizzata che prova a rimettere insieme i pezzi della sua vita. Con lei ci sono Kevin Kline e Morena Baccarin. Dire che Sigourney Weaver è senza tempo è quasi riduttiva. A differenza di altre attrici della sua generazione, che hanno diradato gli impegni, l’attrice newyorchese solo negli ultimi anni è comparsa in svariate produzioni. “The Good House” è uscito negli Stati Uniti solo negli ultimi mesi del 2022, ma in realtà era stato presentato in anteprima al Toronto Film Festival dell’anno prima. Ma proprio in questi giorni Sigourney è tra le protagoniste di “Avatar 2: la via dell’acqua”, il film campione di incassi di James Cameron, ed sicuro che sarà anche nel cast degli ulteriori due sequel già previsti. Ma restando in campo cinematografico negli ultimi due anni l’abbiamo vista anche in “Un anno con Salinger” e “Master Gardener” oltre al cameo in “Ghostbuster: Legacy”, senza contare che oltre a “The Good House” ha recitato anche in un altro film ancora inedito in Italia, “Call Jane”. Ma non è mancata per lei anche qualche incursione in campo televisivo, come la partecipazione alla versione americana della serie “Call My Agent”. La scena in “The Good House” colpisce doppiamente perché, al di là del fattore anagrafico, a dispetto di una carriera ultraquarantennale (ha debuttato in “Io e Annie” di Woody Allena nel 1977) con più di 60 film all’attivo, la Weaver ha centellinato le scene di nudo, che in tutti questi anni sono state davvero rare. Anche per questo la scena in cui, facendo un bagno notturno davanti a Kevin Kline impegnato a pescare, si toglie l’asciugamano che la copre, appare davvero liberatoria.