Sul caso dei tamponi Covid, che vede coinvolta la Lazio e il suo presidente Claudio Lotito, la procura Figc ha chiesto una multa di 200mila euro per il club biancoceleste e un’inibizione di 13 mesi e 10 giorni per il patron. Sedici mesi di stop, inoltre, sono stati chiesti per i medici sociali Rodia e Pulcini. Le richieste della procura federale sono state formulate oggi nel processo davanti al Tribunale federale nazionale per violazioni dei protocolli Covid. Per l’accusa è presente Giuseppe Chiné, capo della Procura Federale. Per la Lazio, Lotito con i medici Rodia e Pulcini sono in collegamento dallo studio legale dell’avvocato Gentile. Il collegio è guidato dal presidente del Tribunale Federale Cesare Mastrocola. La Lazio, Lotito e i medici erano stati deferiti dalla procura federale per violazione del protocollo della Figc, mancate o tardive comunicazioni alla Asl dei casi di positività delle gare con Bruges, Zenit e Torino. Il club granata è stato dichiarato “inammissibile” dal Tribunale federale della Figc, a quanto si apprende, a seguito della richiesta di costituirsi come parte civile nel processo.