Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha conferito, motu proprio, trenta onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per un’imprenditoria etica, per l’impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per il volontariato, per attività in favore dell’inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo. Il Presidente Mattarella ha individuato, fra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani. Per la metà uomini e per l’altra metà donne, i trenta “eroi” premiati. La più giovane ha 21 anni, il più anziano 75. Tra loro anche Matteo Marzotto, 56 anni, figlio di Marta, ex presidente dell’Enit e di Valentino, premiato per la promozione dell’attività di ricerca scientifica sulla fibrosi cistica, attraverso il finanziamento di progetti di studi e iniziative sportive sulla patologia di cui è rimasta vittima la sorella. Nella lista degli “eroi” anche Caterina Bellandi, che, dopo la morte del marito tassista, ha deciso di usare l’auto per fornire un servizio di navetta gratis alle famiglie dei bambini che necessitano di cure all’ospedale Meyer di Firenze. Diversi coloro che forniscono assistenza a ragazzi e bambini, come Alberto Maria Antonio Bonfanti di Milano e Ugo Bressanello, ex vice presidente e direttore della sezione media di Tiscali; oppure chi si occupa della valorizzazione del lavoro delle detenute all’interno e all’esterno del carcere, come Immacolata Carpiniello di Pozzuoli e Luciana Delle Donne. Fabio Cervellieri e Stefano Falchi sono stati premiati per aver aiutato una bambina del Kosovo, attivando un percorso di cura in Italia; Miriam Colombo per l’impegno nella sensibilizzazione a favore della ricerca della cura della fibrosi cistica; Davide Devenuto per la promozione del progetto “Spesa sospesa” a favore di chi è in difficoltà. Fatima Zahra El Maliani, 22 anni, è stata premiata per l’impegno nel doposcuola a Torino; Valeria Favorito, malata di leucemia, dopo aver subito due trapianti di midollo (uno da Fabrizio Frizzi), ha trasformato la sua dolorosa esperienza in impegno per diffondere la cultura del dono.