“Il caso Juventus? L’Uefa deve comportarsi nel rispetto dei regolamenti, ci sono ancora attività di indagine in corso. Aspettiamo di vedere la documentazione su tutti i dossier per capire se ci sono dei profili concernenti ai regolamenti Uefa”. Così il vice segretario generale della Uefa Giorgio Marchetti a ‘La Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento, in riferimento all’inchiesta che ha coinvolto la società bianconera, già sanzionata dalla Corte d’appello della Figc nel processo plusvalenze. Il club bianconero, con Real Madrid e Barcellona, sta portando avanti il progetto Superlega: “Sta a loro decidere cosa vogliono fare, sono tre società fondamentali per il calcio europeo. Ma un tentativo di avvicinamento non dipende dalla Uefa”, aggiunge Marchetti. Il calcio europeo deve fare i conti con la necessità di un equilibrio sostenibile. E’ “doveroso prendere in considerazione tutto, aprire gli occhi e pensare se ci sia spazio per introdurre un salary cap o un tetto per le spese dei trasferimenti”, dice Marchetti. “Prima dell’introduzione del Financial fair play la perdita aggregativa del calcio europeo era di 1,3-1,4 miliardi. Dopo, almeno prima del Covid, si è progressivamente assottigliata. Il trend è andato in controtendenza, non credo che questo regolamento non abbia prodotto nessun tipo di risultato”.