Dal ring, dove ha vinto l’oro olimpico e un titolo mondiale dei pesi massimi, alla guida di un carro armato Leopard 2 nella sua Ucraina. E’ la storia di Wladimir Klitschko, ex fuoriclasse della boxe e fratello di Vitaly, attuale sindaco di Kiev e anch’egli ex campione del mondo dei massimi. In seguito all’invasione da parte della Russia, Wladimir è finito al fronte per combattere per il suo Paese. Sul Web è diventato virale un filmato di 53 secondi che il minore dei fratelli Klitschko ha postato su Twitter in cui lo si vede alla guida di uno dei quattro carri armati Leopard 2 che il ministero della Difesa della Germania ha fornito alle truppe ucraine e che vanno ad aggiungersi ai 14 già dati nei mesi scorsi. Sul Web è diventato virale un filmato di 53 secondi che il minore dei fratelli Klitschko ha postato su Twitter in cui lo si vede alla guida di uno dei quattro carri armati Leopard 2 che il ministero della Difesa della Germania ha fornito alle truppe ucraine e che vanno ad aggiungersi ai 14 già dati nei mesi scorsi. Wladimir Kliyschko è andato personalmente a ritirarli assieme a Vitaly e i due ex campioni si sono anche esercitati a guidarli nel centro di addestramento dell’esercito tedesco a Munster. Nel filmato Wladimir ringrazia la Germania per avergli donato questo “gatto, che un anno fa non avrei mai pensato di guidare. E’ passato un anno di guerra in Ucraina, un anno di sofferenze tremende – spiega l’ex pugile – ma anche un periodo in cui la nostra forza di volontà si è rafforzata, ed è potente come questo carro armato. Grazie al mondo libero per ciò che ha fatto per gli ucraini. Viva l’Ucraina, viva i nostri eroi”. a settimana scorsa l’oro olimpico dei supermassimi di Atlanta 1996 aveva avuto parole molto dure nei confronti del Cio e del suo presidente Thomas Bach a proposito della possibilità che gli atleti di Russia e Bielorussia possano partecipare come “neutrali” ai Giochi di Parigi 2024. Klitschko aveva accusato Bach di “non rappresentare più i valori olimpici ma quelli dell’aggressore” avvisando che l’ammettere russi e bielorussi alla prossima Olimpiade “sarebbe la distruzione dei principi che animano i Giochi”.