venerdì, Dicembre 27, 2024

Per il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis il sistema calcio è morto

Per Aurelio De Laurentiis il sistema calcio è morto. Il presidente del Napoli si è sfogato a ruota libera sui temi più caldi del pallone e non ha risparmiato critiche e sentenze. “Giochiamo troppo, i giocatori sono logori e in caso di infortuni gravi diventano minusvalenze – ha commentato AdL -. Il sistema calcio così com’è non funziona ed è morto, perché il mercato è sempre più esigente e non risponde ai fattori della produzione”. De Laurentiis è partito all’attacco della Serie A, ma non solo: “Nel 1986 c’erano 16 squadre nel massimo campionato, oggi siamo a 20 e di certe partite se andiamo a vedere i numeri, non interessa a nessuno. Ogni società – ha ribadito il presidente del Napoli a Radio24 – dovrebbe essere responsabile della vendita di biglietti virtuali, usando tutte le piattaforme esistenti e riconoscendo una percentuale del tagliando”. Il discorso Superlega non è nemmeno preso in considerazione da De Laurentiis, che però attacca anche la Uefa: “Assolutamente no, ad Agnelli dissi giammai. Lui voleva farla per una élite, ma oggi è sbagliato fare le competizioni europee e che la Uefa incassi 800 milioni di euro che non si sa che fine facciano. Il tifoso virtuale vuole vedere partite interessanti”. Infine, De Laurentiis ha parlato anche dell’allontanamento dei giovani dal calcio: “Siamo sempre schiavi del vecchio perché più facile da cavalcare, chi non fa l’imprenditore parla del passato e non del futuro. In Italia non facciamo tesoro delle esperienze del mondo. Se NBA e NFL fanno 10 miliardi all’anno, ci sarà un motivo. In Europa invece non ci riusciamo perché siamo legati alle vecchie competizioni… ma chi vuole farla la Conference League? Stesso discorso per l’Europa League…”.
Redazione
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