Un segno identificativo per rendere riconoscibile il tema in una delle tre discipline del concorso in magistratura ordinaria. Un tentativo di truccare la prova è quanto scoperto dai magistrati di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi. Una vicenda resa nota dal capo dei pm di Roma nel corso di un convegno alla Corte dei Conti perché non più coperta da segreto investigativo. Uno dei commissari del concorso, ha spiegato il procuratore, doveva essere informato del segno identificativo dello scritto, ma per errore è stato spedito il messaggio sul telefono di un altro commissario, che insospettito, ha denunciato quanto accaduto. Due le persone iscritte nel registro degli indagati: un professore universitario in qualità di commissario e uno dei candidati. Per i due è scattata la richiesta di giudizio immediato. L’accusa: tentato abuso d’ufficio.