domenica, Dicembre 22, 2024

Vertice di Monaco: i membri del G7 confermano il pieno sostegno al governo di Kiev

A un anno dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, i membri del G7, rappresentati dai ministri degli Esteri riuniti a Monaco, hanno ribadito in una dichiarazione il loro impegno “ad una continua solidarietà nei confronti dell’Ucraina per tutto il tempo necessario” e hanno condannato l’aggressione russa chiedendo a Mosca il ritiro delle forze dal paese invaso. I ministri hanno accolto la partecipazione del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba all’incontro e “l’impegno dell’Ucraina per una pace giusta e duratura” dimostrato dal presidente Zelensky con le osservazioni al vertice del G20 nel novembre 2022. I ministri “hanno condannato con la massima fermezza la brutale e non provocata guerra di aggressione del governo russo contro l’Ucraina. Hanno esortato la Russia a ritirare immediatamente e senza condizioni tutte le forze e l’equipaggiamento dall’Ucraina e rispettarne l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale all’interno delle sue frontiere internazionalmente riconosciute”. I membri delle Nazioni Unite devono astenersi dalla minaccia o uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi stato in accordo con la Carta delle Nazioni Unite, hanno affermato, impegnandosi, soprattutto, a difendere un principio fondamentale contro l’aggressione della Russia, a beneficio non solo dell’Ucraina, ma dell’intera comunità internazionale. La “retorica nucleare irresponsabile di Mosca è inaccettabile”, hanno sottolineato ancora i ministri degli Esteri del G7, riuniti sotto la presidenza del capo della diplomazia nipponica Hayashi Yoshimasa. Ricordando che “nessuna arma atomica è stata usata per 77 anni”, i ministri hanno sottolineato che qualunque ricorso ad armi chimiche, biologiche, o nucleari o a materiali ad esse legati avrà conseguenze molto dure”. I ministri hanno quindi “condannato – un punto, questo, si apprende, sul quale ha insistito in modo particolare il capo della diplomazia italiana Antonio Tajani – la protratta occupazione e militarizzazione dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia, chiedendo l’immediato ritiro delle forze e del personale russi”. I ministri hanno infine sottolineato il loro pieno appoggio agli sforzi dell’Aiea, Agenzia internazionale per l’energia atomica per gestire la sicurezza nucleare. Nessuna impunità sui crimini di guerra. A sottolinearlo sono stati i ministri degli Esteri dei paesi del G7, riuniti a Monaco, criticando “i continui attacchi della Russia contro i civili e le infrastrutture ucraini”. “Non ci deve essere impunità per i crimini di guerra e altre atrocità, compresi gli attacchi alle popolazioni civili e alle infrastrutture, nonché le operazioni di filtrazione e le deportazioni forzate di civili ucraini in Russia”, si legge nella dichiarazione finale dell’incontro celebrato, sotto la presidenza del ministro degli Esteri del Giappone Hayashi Yoshimasa. I ministri hanno ribadito il loro impegno a chiamare tutti i responsabili a rispondere delle azioni commesse, “compresi il presidente Putin e la leadership russa, in linea con il diritto internazionale”. I membri del G7 ribadiscono inoltre “la loro determinazione a continuare a sostenere l’Ucraina nell’esercizio del suo diritto di difendersi dall’invasione della Russia, anche fornendo assistenza militare e di difesa”. Ed “evidenziano gli sforzi concertati dei partner del G7+ nel fornire assistenza energetica destinata a mitigare gli effetti dei brutali attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture critiche” del paese. E “restano impegnati a mantenere e intensificare le sanzioni contro la Russia allo scopo di limitare il suo sforzo bellico, e contro quegli stati che forniscono sostegno materiale alla guerra illegale della Russia contro l’Ucraina”. Infine si aspettano che “paesi terzi non eludano e indeboliscano queste misure, e invitano terze parti a mettere fine all’assistenza all’esercito russo e alle sue forze affiliate”, o dovranno pagare un prezzo alto.
Redazione
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