“Gli Stati Uniti hanno determinato in modo formale che la Russia abbia commesso crimini contro l’umanità. A coloro che hanno perpetrato questi crimini e ai loro superiori che sono stati complici in questi crimini, dico che saranno chiamati a risponderne”. Ad affermarlo la vice presidente americana Kamala Harris nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, a un anno dall’inizio dell’invasione delle forze di Mosca dell’Ucraina. “Dai primi giorni di questa guerra immotivata, abbiamo visto le forze russe commettere atrocità orrende e crimini di guerra – ha continuato – Le forze russe hanno condotto ampi e sistematici attacchi contro la popolazione civile: terribili omicidi, torture, stupri, deportazioni. Omicidi sotto forma di esecuzioni, pestaggi, elettrocuzione. Le autorità russe hanno deportato a forza centinaia di migliaia di persone dall’Ucraina alla Russia, compresi bambini. Hanno separato con crudeltà i bambini dalle loro famiglie”. “Oggi, un anno dopo aver avvertito da questo palco dell’imminente invasione russa dell’Ucraina possiamo dire che Kiev resiste ancora, la Russia è indebolita l’Alleanza transatlantica è più forte di prima”, ha poi affermato Harris sottolineando che “gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’Ucraina e lo faranno per tutto il tempo che sarà necessario”. “Ovviamente abbiamo visto nazioni, come la Corea del Nord e l’Iran, che hanno inviato armi per sostenere la brutale guerra della Russia – ha detto quindi – Abbiamo anche notato che Pechino ha rafforzato la sua relazione con Mosca dall’inizio della guerra. Guardando avanti, ogni passo della Cina per garantire letale supporto alla Russia favorirebbe l’aggressione, aumenterebbe le uccisioni e minerebbe ulteriormente l’ordine basato sulle regole”.