mercoledì, Ottobre 30, 2024

Guerra in Ucraina, la situazione a nella città di Bakhmut è un inferno

“Bakhmut resiste e ha una scorta” di armi, ma “i russi sono più numerosi di noi e detengono più munizioni”. Lo ha affermato Yuriy Syrotyuk, un militare ucraino in un’intervista alla televisione nazionale, precisando che la situazione a Bakhmut è “davvero dura” per le forze di Kiev, poiché sono in inferiorità numerica rispetto alle truppe russe e ai combattenti Wagner. “È un inferno a Bakhmut. Attualmente stiamo mantenendo il fianco destro della difesa della città. L’artiglieria nemica sta sparando senza sosta”, ha precisato. Le battaglie all’interno della città sono “le più difficili poiché siamo molto vicini al nemico”, ha aggiunto da parte sua Serhiy Cherevaty, portavoce del Gruppo orientale delle forze armate ucraine. “Ma le vie del rifornimento sono ancora aperte e le forze ucraine mantengono le loro posizioni”, ha detto, sottolineando che i combattenti mercenari di Wagner sono stati “i più aggressivi nella direzione di Bakhmut”, e che nella zona sono anche impegnati paracadutisti russi e soldati di fanteria. Rapporti non ufficiali – ricorda la Cnn -, suggeriscono che le forze russe stiano continuando la loro lenta avanzata attraverso il centro di Bakhmut e nelle parti occidentali della città, con la stazione ferroviaria come potenziale prossimo obiettivo chiave da conquistare.  Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è convinto che la Russia si stia isolando ancora di più dal mondo e dall’umanità dopo avere colpito una casa a Zaporizhzhia con missili proprio nella Domenica delle Palme ortodossa ed uccidendo un uomo e sua figlia. Lo scrive l’Ukrainska Pravda, riportando estratti del suo videomessaggio serale. “Questa notte, l’esercito russo ha sparato a Zaporizhzhia colpendo un edificio residenziale ed uccidendo” un uomo di 50 anni e sua figlia di 11. “È così che lo stato terrorista trascorre questa Domenica delle Palme. È così che la Russia si isola ancora di più dal mondo, dall’umanità”, ha precisato.  “Penso che la Cina faccia la nostra stessa osservazione, vale a dire che oggi il tempo è militare. Gli ucraini resistono e noi li aiutiamo. Non è il momento delle trattative, anche se le prepariamo e se dobbiamo piantarne le basi. Questo è lo scopo di questo dialogo con la Cina: consolidare approcci comuni”. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista a Les Echos al termine del suo viaggio in Cina. L’Ucraina ha piazzato oltre 6.000 mine anticarro lungo il confine con la Russia e la Bielorussia per rafforzare le sue difese: lo ha reso noto su Telegram il comandante delle forze congiunte di Kiev, Sergei Naev. Le linee di difesa, ha sottolineato, si concentrano sui “possibili percorsi dell’avanzata nemica in profondità nel nostro territorio, incluse le strade, le foreste, i ponti…”. Le truppe ucraine hanno respinto ieri più di 50 attacchi russi nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Marinka nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, come riporta il Kyiv Independent. Nelle ultime 24 ore, la Russia ha lanciato quattro missili, 40 raid aerei e almeno 58 attacchi con sistemi di razzi a lancio multiplo Mlrs contro le posizioni militari ucraine e infrastrutture civili, prosegue il rapporto. La difesa aerea ucraina da parte sua ha abbattuto due droni Supercam, sei droni Orlan-10 e sei droni Zala di fabbricazione russa. Nel complesso, l’Aeronautica militare ucraina ha condotto 12 attacchi contro basi russe nel Paese, mentre le forze di terra hanno colpito con missili e artiglieria altre due basi, un deposito di munizioni, una postazione di difesa aerea e cinque stazioni per la guerra elettronica.

Articoli correlati

Ultimi articoli