E’rientrato in patria alle 14.30 il feretro di Alessandro Parini, connazionale ucciso a Tel Aviv, il premier israeliano Netanyahu telefona alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Ha voluto esprimere le proprie condoglianze per la morte di Alessandro Parini nell’attentato di venerdì scorso a Tel Aviv”, fa sapere Palazzo Chigi. “Il Presidente Meloni ha ringraziato per l’assistenza fornita dal Governo israeliano e per la solidarietà espressa da molti cittadini di Israele nella drammatica circostanza”, aggiunge la nota Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è a Ciampino insieme alla famiglia, ad accogliere la salma dell’italiano morto nell’attentato di Tel Aviv dello scorso 7 aprile. Sulla morte dell’avvocato romano, che si trovava in Israele per turismo, la procura di Roma ha aperto un’indagine per omicidio, attentato terroristico e lesioni. Per domani mattina al Policlinico Agostino Gemelli di Roma è prevista l’autopsia. Lo scopo dell’esame autoptico è quello di chiarire le cause del decesso e in particolare accertare se Parini sia morto per le ferite a causa dell’impatto con l’auto, ed escludere l’eventuale presenza di segni di arma da fuoco. Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal pm Gianfederica Dito, si procede per i reati di attentato con finalità di terrorismo, omicidio e lesioni. Dal Quirinale la scorsa domenica erano arrivate parole di cordoglio per quanto accaduto: “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso la sua esecrazione per il vile atto terroristico che, a Tel Aviv, ha provocato, insieme al ferimento di altri turisti, la morte del giovane avvocato italiano Alessandro Parini, rivolgendo ai suoi familiari e amici i sentimenti di cordoglio e di vicinanza della Repubblica e suoi personali. Ha espresso inoltre al Presidente dello Stato d’Israele, Isaac Herzog, le condoglianze della Repubblica Italiana”. Giovane avvocato romano del 1987, 35 anni, Alessandro Parini era a Tel Aviv in vacanza con gli amici. Dopo essersi diplomato con una votazione di 100 su cento, si era dedicato agli studi giuridici, in particolare al diritto amministrativo. Come spiega il curriculum sul sito dello studio “Police & Partners”, dove lavorava, si era laureato nel 2011 alla Luiss di Roma (l’argomento della tesi erano gli accordi di diritto amministrativo nella fase di riscossione dei tributi). Poi aveva conseguito il dottorato di ricerca nel 2019 presso l’università di Tor Vergata, sempre a Roma. Dal 2014 era abilitato all’esercizio della professione di avvocato e l’anno scorso aveva superato l’esame per poter patrocinare dinanzi alla Corte di Cassazione e alle altre giurisdizioni superiori. Si occupava di diritto dei contratti pubblici, della concorrenza e delle comunicazioni elettroniche ed era socio dell’Associazione giovani amministrativisti.