L’evento è stato accolto dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Anzio come interessante occasione di informazione e riflessione su problematiche comuni spesso non sufficientemente conosciute. Questo convegno è stato voluto per dare voce alle molte donne che, affette da questa patologia, non ne parlano e soffrono silenziosamente. Diversi gli esperti e professionisti medici che sono intervenuti. Ampio spazio è stato dato alla presentazione tecnica del dr. Antonio Facente, ginecologo, che ha permesso di conoscere questa patologia. Inoltre l’anestesista dr. Daniele Facente si è occupato delle tematiche legate all’anestesia nel trattamento chirurgico delle pazienti.
Si è poi scelto di cominciare ad evidenziare aspetti cruciali di questa complessa malattia cronica: a partire dall’interessante contributo della dott.ssa Elisabetta Iafrate, biologa nutrizionista, che ha evidenziato gli alimenti che possono mitigare la sintomatologia della malattia e quelli che la inaspriscono.
Lo psichiatra Moreno Marchiafava ha invece illustrato le connessioni tra il sintomo del dolore e alcuni aspetti psichiatrici e ha permesso di conoscere gli approcci terapeutici che possono agire favorevolmente sul dolore, l’ansia e la depressione in un approccio integrato attento alla persona.
L’avvocato e sociologo Beatrice Guerrini ha invece presentato aspetti giuridici e sociali rilevanti, sottolineando come non ci sia ancora sufficiente considerazione della gravità e delle implicazioni legate alla malattia, che comporta una scarsa presa in carico da parte dello Stato delle problematiche mediche, psicologiche, relazionali, lavorative ed economiche dell’endometriosi.
In ultimo la dott.ssa Emanuela Lopez, psicologa psicoterapeuta, ha messo in luce l’importanza in questa, come in altre patologie mediche, di ascoltare e riconoscere i vissuti e in particolare lo stato di “dolore totale” sperimentato dalle donne affette da endometriosi e di sostenere le pazienti nel costruire una narrazione completa ed integrata della loro storia di malattia che si inserisca nella loro più generale storia di vita. Le rappresentanti dell’Aps Con_tatto hanno ricordato che l’associazione ha attivato dei gruppi di automutuo aiuto per le pazienti e per i loro familiari, utili per condividere, informarsi, uscire dall’isolamento che spesso queste donne sperimentano e supportarsi reciprocamente a livello emotivo. “La prevenzione si colora di rosa – ha affermato l’Assessore Roberta Cafà – e non è un caso che la giornata informativa si sia svolta nel mese di ottobre dove sono attive diverse campagne di sensibilizzazione ad hoc promosse dalla Regione Lazio. Con il mio Assessorato ci siamo posti l’obiettivo di sensibilizzare alla prevenzione puntando i riflettori sulla necessità di sottoporsi a determinati esami che possano prevenire alcune patologie tipicamente femminili e di saper anticipare eventuali disfunzioni semplicemente imparando ad “ascoltarsi”. La frequenza del fenomeno è sempre più diffusa, anche tra le adolescenti, e spesso può causare problemi importanti che limitano la libertà della donna nello svolgimento di una serena vita sociale. Se informare è altrettanto importante quanto prevenire spetta alle istituzioni accogliere iniziative di tale spessore ed invitare esperti come i relatori che sono intervenuti, a fare la giusta comunicazione”.
A questo scopo chi volesse può contattare le professioniste dell’associazione al 392 433 72 48 o via mail associazionecon.tatto2012@gmail.com