86 milioni e 96 mila euro. A tanto ammonta lo stanziamento della delibera per il piano decennale destinato all’edilizia ospedaliera del Lazio, delibera approvata dalla Giunta Regionale. Un piano di rinnovamento delle strutture. Diciassette gli interventi previsti che saranno finanziati con soldi messi a disposizione dallo Stato (82 milioni) e dalla Regione (4,3 ml. di euro). Il maggiore stanziamento va agli IFO (Istituti Fisioterapici) del San Gallicano e Regina Elena di Mostacciano che riceveranno 25 milioni di euro per realizzare un centro di Protonterapia, ovvero una tecnica all’avanguardia (centri simili esistono solo a Trento e Pavia) per trattare con una precisione maggiore della radioterapia, quei tumori localizzati vicino ad organi delicati come Cervello, midollo e cuore, divenendo l’unica struttura del genere per tutto il centro-sud Italia. Seconda per stanziamenti sarà la ASL di Latina che potrà contare su 12 milioni di euro. Quasi sette, invece, andranno al policlinico Umberto I per ristrutturare, con la messa a norma, tutto il blocco di Natologia e terapia intensiva neonatale. 2,9 milioni saranno impiegati per la Cardiologia d’Urgenza del San Camillo e 2,6 per riqualificare la Neurologia del San Giovanni. Stralciato dalla delibera lo stanziamento di 23 milioni di euro che dovevano andare al Policlinico Gemelli per la costruzione di un nuovo corpo, per il quale si procederà con un apposito altro atto amministrativo. Fondi anche per le ASL delle altre quattro province laziali. “Non possiamo costruire un ospedale ogni comune, ma la sanità del Lazio deve divenire meno romanocentrica e più vicina al territorio”, ha detto ieri il Presidente della Regione Rocca a margine della visita al nosocomio di Subiaco, spiegando che “devono terminare i viaggi di una o due ore verso la Capitale per interventi che potrebbero essere effettuati negli altri ospedali del Lazio”.