Alla Bce nei sette rialzi dei tassi compiuti dal 2022 “siamo passati da un aumento di 75 punti ad uno di 50 e poi di 25. C’è un trend di riduzione rispetto alla dimensione ma la direzione continua ad essere quella di cautela contro i rischi di propagazione dell’inflazione”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco intervistato da Rai News 24 al termine del G7 delle Finanze in Giappone. Nell’Eurotower – ha spiegato – “siamo tutti d’accordo nel dire che agiamo sui dati disponibili, come i fattori dell’inflazione, lo stato della domanda e anche la rapidità della discesa dell’inflazione nel medio periodo”. Visco ha tuttavia aggiunto un monito implicito ai ‘falchi’ del nord: “Se c’è una cosa che raccomanderei è di essere attenti a come giudichiamo” le prospettive e i dati, dal momento che “vi è un livello di incertezza molto alto che nasce da fattori diversi” dalla guerra all’energia. Il governatore di Bankitalia ha peraltro ricordato come “la politica monetaria non ha efficacia nell’immediato, ha bisogno di tempo per propagarsi” e la trasmissione della stretta varata con i sette aumenti dei tassi “secondo me, sta avendo luogo nelle modalità attese”. Fra questi “il rallentamento del credito a imprese e famiglie”: e se “l’Europa ha assorbito senza gravi difficoltà le tensioni finanziarie emerse negli ultimi tempi, i rischi nell’economia reale – ha concluso – cominciano ad essere sentiti e le banche sono più caute a livello europeo, non solo italiano”.