
Crescenzo Paliotta con un post social ricorda con nostalgia l’estate a Ladispoli nel 2003, i bagnanti si trovarono per la prima volta a poter scegliere tra la sabbia nera e ferrosa, tipica di Ladispoli, e la sabbia chiara. Numerosi i commenti degli utenti che hanno vissuto, e ricordano con emozione, l’eccezionale momento che avrebbe cambiato per sempre la storia della città di Ladispoli. “I turisti arrivati a Ladispoli nell’ estate del 2003 si trovarono nell’ incredibile e inaspettata situazione di poter scegliere tra la tradizionale spiaggia ferrosa e nera nel centro città e una nuovissima spiaggia di sabbia finissima e bianca nella parte di litorale tra la foce del Vaccino e Torre Flavia. Era accaduto che nei mesi precedenti con un finanziamento della Regione Lazio era stato realizzato un “ripascimento morbido”, il trasporto cioè della sabbia da una “cava” al largo delle coste di Anzio fino alle spiagge lato nord di Ladispoli, erose dal mare nei decenni precedenti . E così la spiaggia che era stata sempre la più nera e ferrosa di Ladispoli era diventata bianca con un eccezionale lavoro di pochi mesi ,svolto da una ditta olandese specializzata proprio nel settore delle opere marittime. La ” meraviglia” del paese con due spiaggie di colore diverso purtroppo durò poco e già nell’ estate successiva la spiaggia bianca era ridotta a metà per sparire poi del tutto nel 2005. C’ era stato infatti un grande errore tecnico nella progettazione da parte degli ingegneri dell’ Ardis (l’ Agenzia Regionale che si occupa di difesa del suolo) : era sabbia con granulometria troppo fine per le correnti di quel tratto e messa senza alcuna opera di protezione.