domenica, Novembre 24, 2024

Unesco, Le grotte carsiche diventano patrimonio mondiale dell’umanità

Le grotte carsiche diventano ufficialmente patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco.  In Italia queste zone occupano circa il 28% del territorio nazionale e sono circa 40 000 il numero di grotte scoperte ed esplorate dagli speleologi. Inoltre più del 50% delle acque potabili nazionali è di origine carsica. Le aree carsiche si caratterizzano per la presenza di roccia calcarea solubile e per la presenza di stalattiti, forme rocciose appuntite che pendono dall’alto verso il basso. In generale si tratta di un complesso di forme esterne e sotterranee assunte dall’ambiente per l’azione delle acque circolanti in superficie e in profondità sulle rocce idrosolubili (calcari, gessi, dolomie, depositi salini). In Italia le grotte si trovano principalmente nella regione del Carso, la regione calcarea alle spalle di Trieste, dove sono molto diffuse ma anche nel resto dell’Italia come la Grotta del Vento, in provincia di Lucca, in Toscana;le Grotte di Frasassi, in provincia di Ancona, nelle Marche;le Grotte di Pastena, in provincia di Frosinone, nel Lazio; le Grotte di Castellana, in Puglia. “Grazie a un proficuo lavoro di squadra, il ‘Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale’ entra nella prestigiosa lista dei patrimoni mondiali dell’Umanità dell’Unesco” – afferma Gilberto Pichetto, Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica.- “Arriva dunque al miglior risultato un percorso lungo, che ci ha visti impegnati direttamente, assieme a tante altre espressioni istituzionali, scientifiche e accademiche dei territori, per portare questa bellezza ambientale tutta italiana a essere riconosciuta per la sua unicità e da oggi ancora più difesa. Si scrive oggi una bellissima pagina di tutela ambientale”.

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