59 decessi, un sesto del totale di tutta Italia dove sono stati oltre 342 i pedoni investiti dal 1° gennaio alla data di oggi, 17 ottobre, di cui ben 46 a Roma. Numeri in continua evoluzione che fanno del Lazio la regione più pericolosa dove attraversare la strada – ben distanti Campania e Lombardia – e la capitale la città italiana meno amica dei pedoni. Numeri parziali perchè non tengono conto dei feriti gravi che molto spesso perdono la vita negli ospedali a distanza di mesi. Sono i dati raccolti dall’, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, presentati in tempo reale dall’Osservatorio Pedoni. Roma è irraggiungibile, ovviamente, per le altre province della regione: Frosinone conta 5 pedoni uccisi dall’inizio dell’anno, Latina e Viterbo 4, Rieti nessuno. Molti passanti sono stati investiti nel luogo più sicuro, sulle strisce pedonali dei centri urbani. Gli uomini sono più del doppio delle donne, tre i minorenni, quelli che fanno più male. Solo nell’ultimo fine settimana un uomo è stato travolto da una vettura sulla via Anagnina, a Grottaferrata. E’ morto sul colpo. Ieri, invece, una pensionata di 88 anni è deceduta dopo essere stata investita in retromarcia dal furgone di un corriere a San Cesareo. Una strage che continua. L’ultima vittima a Roma.
