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domenica, Ottobre 13, 2024

La Spezia, trovata turista morta in albergo: per inquirenti femminicidio compiuto dal marito

Femminicidio a La Spezia: una turista Rossella Cominotti di 53 anni, è stata trovata morta in albergo. A trovare il cadavere il personale della struttura. Sul posto i carabinieri e il medico legale che ha trovato profonde ferite inferte con un rasoio a mano libera. Sul luogo è giunto anche il magistrato di turno. Il marito, 57 anni, si chiama Alfredo Zenucchi originario di Bergamo. Si è dato alla fuga per alcune ore per poi essere fermato dai carabinieri in Lunigiana. La turista italiana è stata trovata senza vita da una donna delle pulizie, che ha lanciato l’allarme, ed era da circa una settimana nella struttura alberghiera insieme al marito. L’uomo si era allontanato con la sua auto, una C3 bianca. L’auto, avvistata sulla via Aurelia è stata intercettata in Lunigiana. La coppia è di Cremona e, secondo le informazioni raccolte, sarebbe dovuta ripartire oggi. “Siamo sconvolti”, le parole dei titolari dell’albergo. Rossella Cominotti sarebbe stata uccisa dal marito Alfredo Zenucchi. E’ la convinzione degli inquirenti che stanno seguendo il caso, i quali sarebbero in possesso di elementi sufficienti per convalidare l’arresto di Zenucchi contestandogli il reato di omicidio volontario. Il presunto omicida è sotto interrogatorio, anche se al momento non avrebbe fatto alcuna confessione. Nella camera d’albergo di Mattarana in provincia della Spezia è stato rinvenuto il rasoio a mano libera con cui l’omicida avrebbe colpito la vittima alla gola. La donna è stata trovata riversa sul letto. Il caso è per ora nelle mani del magistrato toscano che, una volta convalidato l’arresto si dichiarerà incompetente e tutto si sposterà alla Spezia.  Alfedo Zenucchi è stato fermato in località Terrarossa, nel Comune di Licciana Nardi al confine con quello di Aulla, in provincia di Massa Carrara, dai carabinieri della compagnia di Pontremoli. Era a bordo di una Citroen Cx ed è stato fermato a un posto di blocco che era stato organizzato a seguito di avvistamenti della sua presenza nella zona. Una parente di Rossella Cominotti nelle ultime ore aveva lanciato un vano appello su Facebook accompagnato da qualche foto per ritrovarla denunciando che “in famiglia c’è molta paura” sulla sua sorte. “Stiamo cercando Rossella. Mancano da casa lei e il marito da ormai 12 giorni – scrive -. Vive a Bonemerse. I telefoni non ricevono più nemmeno whatsapp e chiamate. Condividete soprattutto nella zona di Cremona. Grazie a chi ci darà una mano a ritrovarli. Le forze dell’ordine stanno già lavorando per questo. In famiglia c’è molta paura. Grazie a tutti”. Riservati, “persino schivi” a dispetto del lavoro che avevano deciso di svolgere, gli edicolanti, sempre a contatto con la gente. Così i vicini di casa di Cavatigozzi e i clienti di Bonemerse descrivono Rossella Cominotti e Alfredo Zenucchi. In provincia di Cremona, tra il quartiere del capoluogo dove abitavano in una villetta a schiera e il paese della cintura cittadina dove da poco più di un anno avevano rilevato l’attività, “più di una volta trovata chiusa”, parlano di una coppia come tante. “Mai sentiti urlare, mai assistito a liti particolari”. Eppure Cominotti e Zenucchi, che proprio ieri ha compiuto 57 anni, a qualcuno dei vicini apparivano “strani”. Non fosse perché si vedevano pochissimo e avevano rapporti quasi inesistenti con il vicinato, nonostante il complesso di residenza sia formato da abitazioni una attaccata all’altra. “Lui non lo abbiamo praticamente mai visto e Avremo parlato con lei tre volte in tutto. E per dire buongiorno o buonasera”. Da mesi la casa sembrava come abbandonata. L’erba del giardino è cresciuta in maniera smisurata e abbiamo provveduto a tagliarla noi” raccontano alcuni vicini allungando anche l’ombra di presunti problemi economici. Solo una volta c’è stato un confronto: “Anche piuttosto duro per i cani e il modo in cui li tenevano. Sempre liberi, quasi abbandonati a loro stessi – rivela una vicina -. Ci siamo lamentati e lui ci ha quasi aggrediti”.

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